Che aria si respira sul set di Euphoria? Settimane fa, il Daily Best aveva pubblicato un report in cui parlava dell’ambiente “tossico” sul set della seconda stagione. Parole durissime riassunte nelle presunte dichiarazioni di Barbie Ferreira, la cui presenza nella serie tv si è notevolmente ridotta per un motivo inspiegabile.
Inoltre, il report denunciava anche le estenuanti condizioni sul set, con il cast e la troupe costretti a lavorare dalle 15 alle 17 ore al giorno, comprese riprese notturne “infernali”, stando a quanto riportava l’articolo. Ciò avrebbe causato forti tensioni tra attori e regista, Sam Levinson. Il Daily Best sosteneva anche che alcuni interpreti secondari avevano presentato reclami al sindacato degli attori per “mancata fornitura di pasti per tempo e rifiuto di consentire alle persone di usare il bagno”.
Dov’è la verità? In risposta alle accuse, la HBO ha ora rilasciato una dichiarazione in cui afferma che il “benessere del cast e della troupe” è sempre una “priorità assoluta” e ha aggiunto che non sono state sollevate indagini formali. “La produzione è stata nel pieno rispetto di tutte le linee guida sulla sicurezza e dei protocolli”, si legge nella dichiarazione della HBO, riportata da Deadline.
“Non è raro che le serie drammatiche abbiano riprese complesse e i protocolli COVID aggiungono un ulteriore livello. Manteniamo una linea di comunicazione aperta con tutte le associazioni”, ha concluso la rete via cavo.
Anche Barbie Ferreira ha detto la sua riguardo la sua posizione. Con Insider, l’attrice ha chiarito le speculazioni sulla sua presunta lite con Levinson: “Ho visto così tante cose diverse e molte di esse non sono vere, alcune sono un po’ banali.” Una risposta diplomatica che non smentisce, né conferma quanto realmente avvenuto dietro le quinte tra la giovane star e il regista e sceneggiatore.