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Home Musica

I più grandi successi degli Who, da My Generation a Who Are You

Mostri da palco, maestri del rock, rivoluzionari. Ecco i The Who nei loro più grandi successi, da My Generation a Who Are You

di Luca Mastinu
01/03/2022
più grandi successi degli who

Ph: Heinrich Klaffs/Wikimedia

Quando si cerca di stilare un elenco semplificato dei più grandi successi degli Who c’è da sudare freddo. Capitanati dalla voce verace di Roger Daltrey e dalle intuizioni feroci di Pete Townshend, scanditi dalle esplosioni (in termini di ritmo, non fraintendeteci) del compianto Keith Moon e dalle colonne bassistiche di John Entwistle, ancora oggi gli Who sono la band britannica da palco per eccellenza, come ci insegna Eddie Vedder. In mezzo secolo di carriera hanno firmato pietre miliari del rock, del pop e ci hanno insegnato quanto sia audace impreziosire uno stile con tutte le sfumature degne della conoscenza umana.

My Generation (1965)

“People try to put us d-down” e “I hope I die before I get old” sono frasi scolpite nella memoria collettiva, sputate fuori da un Pete Townshend ispiratissimo che in questo brano regala alla popolazione mondiale un manifesto generazionale.

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Won’t Get Fooled Again (1971)

Won’t Get Fooled Again fa parte di quel disco-capolavoro che è Who’s Next (1971). Il brano, oltre ad essere la nota sigla di CSI: Miami, è stato anche oggetto di controversie tra Townshend e il regista Michael Moore che lo voleva inserire nella colonna sonora del film Fahrenheit 9/11. Pete negò il consenso, Moore lo accusò di appoggiare la guerra in Iraq.

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Baba O’Riley (1971)

Peculiare per l’effetto dell’intro, ottenuto dall’organo di Townshend, Baba O’Riley è un altro inno generazionale targato The Who, usato in tante colonne sonore da CSI: New York a Dr. House.

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Behind Blue Eyes (1971)

Molti di noi conoscono Behind Blue Eyes per la versione pubblicata dai Limp Bizkit nel 2003. La versione degli Who, tuttavia, è un esempio del carattere operistico di Who’s Next, un collage di stili e slanci emozionali.

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Who Are You (1978)

Tra i più grandi successi degli Who non può certo mancare Who Are You?, pietra miliare fatta di sintetizzatori e vibrazioni distorte, e con un irresistibile pattern in sedicesimi offerto da Keith Moon.

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Tags: musica internazionalemusica rockthe Who

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