Gli abbonamenti ad Amazon Prime sono in aumento negli USA. Il servizio avrà un prezzo di 14,99 dollari al mese, contro i 12,99 precedenti, oppure 139 dollari l’anno, contro i 119 dollari che occorrono fino a questo momento. Le rimodulazioni entreranno in vigore dal 18 febbraio per i nuovi clienti, ed a partire dal 25 marzo per i già clienti, subito dopo il primo rinnovo utile. Parliamo del primo aumento dei prezzi che si applicano ad Amazon Prime negli USA dal 2018.
L’e-commerce fa sapere che la misura si era necessaria per l’ampia mole dei servizi inclusi nell’abbonamento, i costi di produzione degli Amazon Originals di Prime Video, l’incremento salariale dei dipendenti e delle spese di trasporto. Amazon Prime è negli USA da più tempo rispetto al territorio europeo: al debutto nel 2005 aveva un prezzo di 79 dollari l’anno, importo che è rimasto lo stesso per quasi un decennio. Nel 2014 c’è stato il passaggio a 99 dollari, e nel 2018 a 119 dollari. Amazon ha confermato la comunicazione nel corso del meeting relativi ai risultati finanziari dell’ultimo trimestre, in cui si evidenziava un incremento importante delle spese relative al reddito operativo (differenza tra ricavi e costi).
Per quanto riguarda l’Italia, per il momento tutto sembra essere rimasto invariato. Gli aumenti di Amazon Prime, almeno per adesso, sono relativi al solo territorio USA. Il colosso ha fatto sapere che ogni anno vengono riesaminati i prezzi per i vari Paesi, e che per adesso non ci sono altri annunci da fare. Il servizio, nel nostro mercato, è aumentato di prezzo nel 2015 (da 9,99 annui a 19,99 euro) e nel 2018 (passando agli attuali 36 euro): speriamo la situazione resti invariata il più a lungo possibile, tenendo presente anche tutto quello che l’abbonamento offre. Pensate anche voi che Amazon Prime vaga tutti i soldi che spendiamo per fruirne? Fatecelo sapere lasciando un commento all’articolo attraverso il box qui sotto.