David Sassoli è morto ma gli sciacalli ancora no. Quando accadono alcune cose riecheggia nella mente il detto ‘la mamma degli imbecilli è sempre incita’ e anche in questo caso non è poi così diverso. Lunedì era stata diffusa la notizia del suo ricovero in Italia per il sopraggiungere di una grave complicanza dovuta a una disfunzione del sistema immunitario dopo un ultimo mese un po’ travagliato. Il giornalista e presidente era stato ricoverato il 15 settembreall’Hopital Civic di Strasburgo per una “brutta” polmonite da legionella e dopo è rientrato in Italia ma la convalescenza si è rivelata molto lunga fino a quando il 26 dicembre non è sopraggiunto un altro ricovero.
Il suo portavoce Roberto Cuillo ha riferito che David Sassoli si è spento all’1:15 dell’11 gennaio presso il CRO di Aviano (Pordenone) dove era ricoverato e che la sua camera ardente sarà aperta giovedì in Campidoglio. Inutile dire che la sua morte è finita nel mirino di chi vede in questa morta una correlazione con il Covid o addirittura con il vaccino e qui le speculazioni e le offese di certo non sono mancate.
Gli sciacalli hanno preso di mira David Sassoli invitandolo ad ‘aggrapparsi’ ora alla forza del vaccino che tanto ha difeso anche lui in questo periodo. Senza una sensata ragione i No Vax o gli stupidi del web, hanno pensato bene di puntare il dito contro il vaccino reo di non averlo salvato (nel caso fosse malato Covid taciuto) o di averlo ucciso e così, oltre ai ricordi e alle condoglianze, si leggono i messaggi degli sciacalli: “Avrà esagerato con il booster” o ancora: “Allora più vaccini, così il sistema immunitario se ne va a p…”.
Il vaccino e il Covid sono ormai diventati il motivo dietro il quale nascondersi per ergersi a capo mandria inveendo contro un povero defunto o magari contro chi non la pensa allo stesso modo degli altri. Il periodo storico è difficile ma i social non sono di certo un aiuto, almeno non in questi casi.