Appare molto complicato il rientro a scuola tra il 7 ed il 10 gennaio nelle varie regioni italiane. La situazione Covid è diventata estremamente complessa con la nuova esplosione dei contagi ed è chiaro che in questa situazione sia indispensabile valutare pro e contro per il ritorno dei ragazzi a scuola. Al momento, infatti, pare scongiurata l’ipotesi che ci possa essere la DaD per i soli alunni non vaccinati, mentre alcuni governatori sembrano intenzionati ad anticipare addirittura le decisioni del governo.
Rientro a scuola in alto mare: la Campania pensa a 20 giorni di stop prima del ritorno
Sulla carta, infatti, l’Esecutivo ed il CTS dovrebbero fornirci qualche informazione in più sul rientro a scuola mercoledì 5 gennaio. La valutazione del quadro sanitario, ma anche i dati dei contagi che investono le fasce più giovani della popolazione rappresentano un elemento cruciale e l’ipotesi che ha preso piede oggi, sul fronte nazionale, è che possa esserci uno slittamento di una settimana rispetto alla data precedentemente fissato per il ritorno. Giorni che verrebbero poi recuperato a giugno.
Non si tratta di rumors campati in aria, ma di dichiarazioni rilasciate da Locatelli, autorevole figura del CTS. Tutto incerto, ma è significativo che la Regione Campania in giornata possa rilasciare le prime dichiarazioni ufficiali in merito. De Luca, infatti, potrebbe essere il primo presidente di Regione a decretare la DaD per venti o trenta giorni, stando alle sue dichiarazioni di oggi 3 gennaio. Resta da capire se il provvedimento riguarderà eventualmente tutto il territorio, o solo determinate province. Possibile che si applichi a specifici Comuni.
Staremo a vedere come andranno le cose e quali saranno i prossimi step per il rientro a scuola dopo le vacanze di Natale. Di sicuro, è possibile che alcune regioni decidano di anticipare il governo e di dare vita ad una nuova fase non particolarmente incoraggiante per chi spera nel ritorno a stretto giro.