Il periodo assurdo che stiamo vivendo mi ha permesso di incontrare persone splendide, che non avrei mai immaginato potessero esistere. Dottori, Avvocati, giornalisti, artisti. Sono tutti emarginati e, nel caso dei dottori, tanti sono sospesi in attesa di essere radiati. Eppure sono gli unici che rispettano il giuramento di Ippocrate:
“Consapevole dell’importanza e della solennità dell’atto che compio e dell’impegno che assumo, giuro:
di esercitare la medicina in libertà e indipendenza di giudizio e di comportamento rifuggendo da ogni indebito condizionamento; di perseguire la difesa della vita, la tutela della salute fisica e psichica dell’uomo e il sollievo della sofferenza, cui ispirerò con responsabilità e costante impegno scientifico, culturale e sociale, ogni mio atto professionale; di curare ogni paziente con eguale scrupolo e impegno, prescindendo da etnia, religione, nazionalità, condizione sociale e ideologia politica e promuovendo l’eliminazione di ogni forma discriminazione in campo sanitario; di non compiere mai atti idonei a provocare deliberatamente la morte di una persona; di astenermi da ogni accanimento diagnostico e terapeutico; di promuovere l’alleanza terapeutica con il paziente fondata sulla fiducia e sulla reciproca informazione, nel rispetto e condivisione dei principi a cui si ispira l’arte medica; di attenermi nella mia attività ai principi etici della solidarietà umana contro i quali, nel rispetto della vita e della persona, non utilizzerò mai le mie conoscenze; di mettere le mie conoscenze a disposizione del progresso della medicina; di affidare la mia reputazione professionale esclusivamente alla mia competenza alle mie doti morali; di evitare, anche al di fuori dell’esercizio professionale, ogni atto e comportamento che possano ledere il decoro e la dignità della professione; di rispettare i colleghi anche in caso di contrasto di opinioni; di rispettare e facilitare il diritto alla libera scelta del medico; di prestare assistenza d’urgenza a chi ne abbisogni e di mettermi, in caso di pubblica calamità, a disposizione dell’autorità competente; di osservare il segreto professionale e di tutelare la riservatezza su tutto ciò che mi è confidato, che vedo o che ho veduto, inteso o intuito nell’esercizio della mia professione o in ragione del mio stato; di prestare, in scienza e coscienza, la mia opera, con diligenza, perizia e prudenza e secondo equità, osservando le norme deontologiche che regolano l’esercizio della medicina e quelle giuridiche che non risultino in contrasto con gli scopi della mia professione.”
Quanti medici che conoscete rispettano questo impegno? Eppure lo hanno giurato.
Il Dr. Roberto Petrella sì, lo rispetta. Come questo colloquio dimostra ampiamente. Lui si è totalmente votato a questa missione. Non è ricco, anzi, vive in una piccola cameretta nello studio dove studia e guarisce le persone. Tutti i suoi averi sono investiti in attrezzature costosissime per fare diagnosi accurate. E ha un sogno: il Giardino della Salute.
Avevo incontrato Roberto Petrella vicino a Bologna e lui mi ha colpito dicendomi:
“Devi venire da me a farti vedere: prostata, fegato, reni, pancreas. Sei troppo prezioso e devi stare bene”.
Non so come, ma ha capito che io non avevo mai fatto questi esami prima d’ora.
1 dicembre 2021, sono in autostrada che mi porta da Roma a Mosciano Sant’Angelo (Teramo), dove Roberto ha lo studio medico. Ho un brutto incidente, la mia macchina è distrutta e lui viene a recuperarmi al Pronto Soccorso dell’Aquila con un suo amico, Roberto. Manteniamo l’impegnò preso, quello suo di visitarmi e il mio di intervistarlo. Finiamo a mezzanotte e alle 6,30 del mattino successivo mi chiama per tornare da lui. Nella notte ha studiato il mio caso e mi ha stilato gli esami che debbo fare. Una miriade. Riaccendo la telecamera e, quando si sente il telefono, è Ilaria Argiolas che è venuta a prendermi da Roma per portarmi a casa.
Nel video c’è una parte censurata perché nel periodo che stiamo vivendo la libertà di comunicazione non esiste. L’originale rimane comunque agli atti, nell’archivio. Magari un giorno potremo mostrarla.
Ma uno che non sia stato radiato dall’ordine dei medici non ce lo abbiamo?🤣🤣😍
Buon giorno girando in giro per il web mi sono imbattuto in questo sito, mi sono domandato: ma invece di intubare, potrbbero fare questa terapia visto la malattia da covid-19?
https://www.nurse24.it/specializzazioni/emergenza-urgenza/ecmo-ossigenazione-extracorporea-membrana.html
ringrazio, e scusate la mia ignoranza