Nei più grandi successi dei Bronski Beat c’è tutto il synth pop degli anni ’80, e non è un caso se le tastiere di Larry Steinbachek, che ci ha lasciati nel 2016, sono ancora oggi oggetto di campionamento e tributo. Lo sanno bene tutti gli artisti che hanno ripreso le note ipnotiche di Smalltown Boy, hit delle hit dei Bronski Beat. La loro forza, soprattutto è stata il coraggio: nei primi anni ’80 parlare di diritti degli omosessuali era ancora troppo rischioso anche solo per il mercato discografico, e il trio britannico ha sempre fatto della sua musica una bandiera per l’uguaglianza.
Smalltown Boy (1984)
Smalltown Boy ha due storie: quella del debutto col botto e quella di un ragazzo che sceglie di lasciare il suo paesino di provincia perché omosessuale. La storia viene raccontata dalla splendida voce di Jimmy Somerville in questa hit, più volte campionata da artisti internazionali – come Brandon Flowers dei The Killers nella sua I Can Change – e oggi tra le canzoni più determinanti dell’universo synth pop degli anni ’80.
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Why? (1984)
Su un beat più frenetico di Smalltown Boy, i Bronski Beat dedicano Why? a Drew Griffiths, drammaturgo ucciso in quello stesso anno a seguito di un’aggressione omofoba. Il mood del brano viene tradito dalle liriche tragiche di Somerville, che coniuga al canto una serie di note che si possono tradurre in grida strazianti.
I Feel Love (1985)
Con tutta probabilità, delle tante cover di questa super hit di Donna Summer conosciamo soprattutto questa versione dei Bronski Beat in featuring con Marc Almond, spesso usata come colonna sonora in tanti spot.
It Ain’t Necessarily So (1984)
Con la voce di Jimmy Somerville, questa cover del brano di George Gershwin, permette ai Bronski Beat di arrivare al 16° posto nelle classifiche inglesi.
Hit That Perfect Beat (1985)
Synth pop ad alto voltaggio: Hit That Perfect Beat non può mancare tra i più grandi successi dei Bronski Beat