Cowboy Bebop cancellato in tempi record. Dopo neanche un mese dal debutto su Netflix, la serie live-action, adattamento del celebre anime giapponese, non avrà una seconda stagione.
La decisione sembrava già nell’aria, dato che i fan dell’opera originale sono stati fin da subito sul piede di guerra di fronte all’idea di portare sullo schermo, con attori in carne ed ossa, le vicende complesse ed esistenziali di Spike Spiegel e la sua ciurma di cacciatori di taglie. Ampiamente pubblicizzato da Netflix (che credeva nel progetto), Cowboy Bebop si ferma quindi a un’unica e deludente prima stagione (qui la nostra recensione).
La serie live-action non era stata apprezzata dalla critica: sull’aggregatore di recensioni Rotten Tomatoes aveva ricevuto solo il 46% delle recensioni positive. I fan sembravano essere d’accordo, dando allo spettacolo un punteggio di pubblico positivo del 56% sul sito. Eppure al debutto, Cowboy Bebop era riuscita ad accumulare quasi 74 milioni di ore di visualizzazione in tutto il mondo, ma nella settimana dal 29 novembre al 5 dicembre (10 giorni dopo il lancio), è crollata del 59%, uscendo fuori dalla top 10 dei titoli più visti su Netflix.
Perché Cowboy Bebop cancellato? La decisione è stata presa bilanciando il pubblico e il costo dello show, girato in Nuova Zelanda. Evidentemente i numeri di visualizzazione non sono bastati, e neanche il fanbase ha premiato.
Adattare anime orientali non è mai stato facile, ed è un’operazione rischiosa. Ne sono una prova i film Dragon Ball Evolution (2009), Ghost in the Shell (2017), e il recente Death Note di Netflix, odiati dai fan e perciò gettati presto nel dimenticatoio.
La cancellazione di Cowboy Bebop non fermerà comunque lo streamer, che ha in cantiere nuovi adattamenti di manga e anime; da quello del longevo One Piece (con il cast annunciato e pronto per girare) a quello di Yu degli Spettri. Nuove polemiche in arrivo? Per il momento, Sayonara Space Cowboy.
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