Altro di Baltimora fa già parte di quelle canzoni da non ascoltare nei momenti di down. Il merito è di un testo straziante unito a una linea vocale ad alta disperazione. Lui, Edoardo Spinsante – questo il suo nome di battesimo – oltre a cantare la sua emozione in ogni riga del testo, è capace di recitare il sentimento alternando alla calma apparente della strofa un travaso di bile nel ritornello. Ci ha visto lungo Hell Raton, che lo ha voluto in squadra nell’edizione 2021 di X Factor.
Baltimora
Baltimora nasce ad Ancona e coltiva la passione per la musica sui banchi di scuola, dove inizia a scrivere le sue prime canzoni. Nel frattempo frequenta un corso di pianoforte per 5 anni. Oggi è uno studente di produzione audio e fa il produttore anche per altri artisti.
La sua voglia di emergere come artista è solo recente, in quanto ha sempre sentito qualche resistenza nel pubblicare musica di sua produzione: “Faccio musica da parecchi anni, ma non l’ho mai pubblicata perché mi facevo un sacco di problemi. Ho detto, non ha senso continuare ad aspettare”.
Altro di Baltimora
Altro di Baltimora è una totale messa a nudo dell’artista di Ancona. Nel testo Edoardo spinge al massimo la sua solitudine dovuta a un’assenza, e lo fa tra una barra e uno schianto melodico, il tutto su una base pingue di atmosfere r’n’b e intimiste. Baltimora fotografa se stesso in mezzo al letto, intento a scrivere qualcosa e incapace di farlo perché distratto dai pensieri e dai rumori del mondo. Il mondo è l’altro del titolo, la causa di forza maggiore che gli impedisce di guardarsi dentro.
Con questo brano Edoardo ci offre la sua parte più fragile e sincera, schietta come una lama e profonda come una ferita impossibile da sanare, uno specchio tutto per noi.
Testo
No non dormo
Neanche col rumore finto
Della pioggia
Che mi bussa forte a casa
Io non apro
Se non ti vedo in faccia
Dai entra fuori fa freddo
Dammi pure la giaccaScrivo solo
Su un fianco mi sento in bilico
Copio
Come a scuola saprò nihilo
Chiudo un’altra storia su carta
Così posso cancellarlaMi sento chiuso dentro
linee rosse sul retro
Magari smetto
Di pensare ad altro
Se sono nel mezzo del letto
Fermento e non mi alzoAvessi i soldi di tasca
Li svuoterei di senso
Sulla carrozza vuota
Ci cammino scalzo
Sopra lo studio che scalda moog
un moodboard di suono
Un muro nuovo mi trovo davanti e lo scrivo e non penso, parloCome la trovi la strada
In mezzo alle macchine
Come la vinci una gara
Se non è facile
Copriti il volto
Lascialo sciolto
Girami intorno
Chiamami mostro
Chiamami mondo
Capirai un giorno
Che piangi
Sulle tue lacrimeMi sento chiuso dentro
Linee rosse sul retro
Magari smetto
Di pensare ad altro
Se sono nel mezzo del letto
Fermento e non mi alzo