Un disco suonato frutto di un percorso interiore. Un disco che parte dall’anima, risultato di un viaggio introspettivo nei meandri della psiche. Un disco frutto di due anni e mezzo di lavoro in studio, e su se stesso. Da oggi è disponibile Materia (Terra), il nuovo album di Marco Mengoni, primo capitolo di un progetto diviso in tre parti.
Un viaggio tra i ricordi, tra gli errori, frutto di un percorso di perdono. Perdonare se stessi per perdonare gli altri, fare tesoro dei propri errori per crescere sul piano personale e professionale e compiere lo step successivo.
Materia (Terra) è un disco tutto suonato, da strumenti veri, “materici”. Il sottotitolo “Terra” indica l’ispirazione, le radici, le origini primordiali di tutto, origini che Marco Mengoni ritrova nella sua famiglia. E a sua mamma dedica tutto il progetto.
Materia (Terra) è l’inizio di un nuovo percorso diviso in tre album. All’interno i featuring con Madame e Gazzelle oltre ai singoli Cambia Un Uomo e Ma Stasera.
Marco Mengoni ha presentato l’album mercoledì 1 dicembre, in una location nascosta nel cuore di Milano, lasciando completamente spazio alle canzoni, live in anteprima in un evento esclusivo.
Accompagnato sul palco da una band di 9 elementi, ha eseguito dal vivo in anteprima assoluta tutti i brani contenuti in Materia (Terra) dando vita alle sue radici musicali legate al soul, al blues e all’R’n’B, tra le principali sonorità del nuovo album.
OM intervista Marco Mengoni
Esce Materia (Terra), primo capitolo di un progetto discografico diviso in 3 parti con 3 anime diverse. Cosa ci mostri e cosa ci mostrerai nelle prossime parti?
È già abbastanza difficile descrivere il primo perché è molto pregno di tantissime cose. Sono due anni e mezzo che sto pensando a Materia (Terra), il primo disco di questa trilogia. C’è tanta influenza e tutto quello che poi è il sottotitolo di questo disco: le origini. Le mie origini sono la mia terra, la mia famiglia, tutto quello che ha creato l’uomo che sono. In un parallelismo musicale ho messo tutto ciò che è istinto per me, tutto quello che è origine per me, che mi riporta alla mia anima. Ho cercato di filtrare tutti gli input che ho avuto nella mia vita e nella mia carriera per fare un prodotto nuovo, prendendo dalla tradizione del soul e del gospel per farne una cosa mia, avendola masticata e filtrata.
Hai compiuto un percorso di perdono, cosa dovevi perdonarti?
Credo che bisognerebbe perdonarsi un sacco di cose. Io molte volte non mi sono perdonato e sono andato avanti per mesi a non perdonarmi atteggiamenti. Uno degli atteggiamenti che mi dispiace di più avere è il non avere pazienza, il volere sempre che tutto accada subito e arrivare anche a una maturazione prima del dovuto. Ho capito che ci sono degli step nella vita che ti permettono di fare passi avanti e di evolverti. Ho capito che bisognava perdonarsi, che non bisognava accantonare o nascondere sotto il tappeto le cose. Bisogna vederle, analizzarle, farci anche un po’ a schiaffi, perdonarle, perché comunque un errore va perdonato. E poi crescere, sentirsi liberi di poter sbagliare un’altra volta e potersi perdonare e imparare, verso lo step successivo.
Infatti canti “Solo nel perdono cambia un uomo”, come sei cambiato?
Sicuramente il cambiamento è un percorso molto lungo, forse non credo neanche nel vero e proprio cambiamento. Credo che le cose si vadano a modificare pian piano. Sicuramente il mio disco aiuterà anche me a modificare sempre più rapidamente le cose. Proprio il mio cambiamento mi porta a pensare che c’è bisogno di tempo per modificare il tutto. C’è bisogno di dare valore a ogni istante, ad ogni gesto che poi si fa dopo l’errore fatto. Lì capirai veramente di esserti perdonato e di poter andare allo step successivo.
A proposito di step successivo, ora arrivano gli stadi.
A giugno entrerò per la prima volta in uno stadio, ero sempre molto timoroso di fare questo passo. Forse oggi con questa maturità mi sento più pronto per gestire l’emozione che può provocare un posto come lo stadio. Avendo pezzi diversi devo cercare di rendere il tutto più omogeneo possibile. Materia (Terra) è un disco molto suonato, dovrò mettere insieme un sacco di cose ma ovviamente le cose facili non danno gusto!
I concerti di Marco Mengoni nel 2022
Marco Mengoni nell’estate 2022 sarà protagonista di due concerti eccezionali, i suoi primi live negli stadi, il 19 giugno 2022 allo Stadio San Siro di Milano e il 22 giugno 2022 allo Stadio Olimpico di Roma.