Dopo l’amara sconfitta rimediata mercoledì scorso in Europa League contro lo Spartak Mosca (match terminato 2-1 per i russi), il Napoli allenato da mister Luciano Spalletti dovrà ricaricare le batterie e concentrarsi al massimo per la prossima sfida di campionato (valida per la 14esima di Serie A) contro la Lazio di Sarri, in programma domenica 28 novembre alle ore 20.45 presso lo stadio Maradona. Le preoccupazioni, circa il reparto infermeria degli azzurri, stanno diventando sempre più fitte. Infatti, il tecnico toscano dovrà fare a meno non solo di Victor Osimhen (che forse rientrerà tra 90 giorni), ma anche di Matteo Politano (in isolamento per essere risultato positivo al Covid) e forse di capitan Lorenzo Insigne e di Fabian Ruiz, entrambi assenti già in Russia.
Ebbene sì, anche contro la Lazio, sia l’attaccante di Frattamaggiore che il centrocampista spagnolo, rischiano ancora di non scendere in campo. A darne la notizia è stata l’edizione giornaliera del quotidiano sportivo il ‘Corriere dello Sport’, che ha fatto il punto della situazione sulle condizioni fisiche del numero 24 e del numero 8. Entrambi i giocatori del Napoli sono stati costretti, ancora una volta, a lavorare a parte e a soli tre giorni dalla delicata e importantissima partita non si tratta mai di una buona notizia. Nelle restanti ore, però, potrebbe trapelare un cauto ottimismo con la speranza che qualcosa di positivo possa accadere.
Se questo non si verificherà, il club partenopeo entrerà in seria emergenza, tanto che Spalletti dovrà combattere attuando qualche soluzione diversa attingendo in un organico tanto abbondante quanto adesso sensibilmente ridotto. Dinanzi a situazioni del genere, come prosegue il quotidiano sportivo, la formazione si lancia proprio alla vigilia della partita, probabilmente anche domenica mattina, dopo aver parlato con lo staff medico e aver ascoltato i segnali che mostreranno i corpi di Insigne e di Fabian Ruiz. La speranza, ovviamente, è quella di vederli regolarmente in campo o comunque a da subentrati a match in corso, perché sono due pedine fondamentali, sia per il reparto d’attacco (già in sofferenza) che per quello centrale (che, dal suo canto, potrà beneficiare del rientrato Demme).