Ci sono molte cose che non tornano in queste ore, a proposito dello scandalo in Slovenia dovuto all’utilizzo del placebo al posto del vaccino per i politici del Paese. Si parla della denuncia di una donna che fa tornare attuale un tema trattato marginalmente diversi mesi fa sul nostro magazine, ma i dubbi sono tanti. Proviamo ad analizzare meglio questa storia, in attesa che di ottenere ulteriori riscontri in grado di chiarire bene la vicenda diventata virale in Italia tra ieri ed oggi.
Cosa non torna sullo sullo scandalo in Slovenia del placebo ai politici in sostituzione del vaccino
Tutta la storia riguardante il fantomatico scandalo in Slovenia dovuto alla somministrazione del placebo ai politici, al posto del vaccino Covid, nasce da un video Facebook. Apparentemente, a parlare è la caposala dell’University Medical Center, un centro clinico di Lubiana, con la cui testimonianza si cita una vera e propria bufera scoppiata ieri nel Paese. Una sorta di truffa sui vaccini, che in realtà presenta una prima anomalia temporale. Il filmato originale, infatti, risale al mese di luglio. Basta osservare la data del filmato disponibile sui social.
La storia è stata presa in esame da Blondet, che non si sbilancia su autenticità del video e dei relativi contenuti, ma anche da Bufale, che solleva diversi dubbi sul presunto scandalo in Slovenia. Effettivamente, molti elementi mi rendono scettico. Pur non conoscendo la lingua, la donna del filmato non sembra arrivare alle conclusioni di cui si parla nella traduzione italiana. La traduzione, tra le altre cose, aggiunge che per i vaccinati nel giro di due anni ci sarà il cancro dei tessuti molli.
Ora, al di là del fatto che queste ipotesi non abbiano alcuna valenza scientifica, è strano pensare che lo scandalo in Slovenia non abbia incentivato ulteriori indagini da parte delle autorità e dei vari siti che si occupano di presunti complotti. Senza dimenticare che nessuno, al momento, possa avere certezze sull’identità della donna e sul ruolo in precedenza occupato.
Errata corrige. Tradotto dal Croato
Fonte : https://crodex.net/video-svjedocanstvo-vere-kanalec/
Tradotto dallo sloveno da go**le translate “Da 2-3 mesi in Slovenia circola una testimonianza video di una donna anziana, presumibilmente in pensione, Vera Kanalec, che ha lavorato per molti anni presso il Centro medico universitario di Lubiana (Centro clinico universitario di Lubiana). Era impiegata nella cosiddetta posizione di capo-infermiera, in lavori correlati alla vaccinazione della popolazione COVID.
Non è più impiegata e, secondo il suo profilo Facebook, è chiaro che non approva la vaccinazione con i vaccini COVID e l’attuazione delle contromisure. Spiega le ragioni con la sua presentazione in un video indirizzo, in cui testimonia informazioni di fondamentale importanza sui vaccini, e tra l’altro spiega le marcature numeriche sulle confezioni dei vaccini (sui loro codici) con cui la composizione dei vaccini può essere identificata come segue:
numero 1: è un vaccino placebo (riservato ai “selezionati”);
numero 2: di solito è un vaccino mRNA (o, come lo chiamano più accuratamente alcuni medici – terapia genica mRNA);
numero 3: contiene, oltre alla terapia genica con nRNA, ulteriori sostanze che scatenano malattie oncologiche (cancro, ecc.)”