Ancora una volta, come per i Mondiali di Russia, la Nazionale di Mancini dovrà ottenere in un drammatico play off l’accesso ai Mondiali del Qatar. L’epilogo del girone premia , a dispetto di Mancini, la Svizzera che ha avuto il merito d’inchiodare l’Italia negli scontri diretti e superare di goleada la Bulgaria.
Mancini è uomo di mondo, conosce bene gli alti e bassi del calcio. Ed è già pronto a sentirsene dire di tutti i colori in un paese dove i commissari tecnici sono secondi soltanto ai virologici. Mancini ha le spalle forti, saprà mantenere i nervi saldi e preparare al meglio il doppio confronto nel quale l’Italia dovrà strappare l’ultimo pass per il mondiale di dicembre. La formula dei play off è infatti cambiata. Quattro squadre si giocheranno il biglietto per il Qatar a fine marzo in due gare senza appello ad eliminazione diretta
A metà luglio eroe nazionale a metà novembre…… Sic transit gloria mundi ma non è questo il tempo dei processi e delle forche mediatiche. Mancini ha dimostrato di sapere gestire uomini e situazioni critiche. E tra quattro mesi, auspicabilmente l’Italia recupererà la lunga lista di infortunati ed atleti in calo di condizione. E’ lui in questo momento il vero patrimonio del calcio italiano e non si può certo imputare a Mancini la circostanza che, eccezione fatta per Immobile, non vi sia una prima punta italiana di valore internazionale in tutti i club di vertice.
A condannare l’Italia di Mancini sono stati anche i rigori falliti da Jorginho. Checcé ne dica il poeta De Gregori i rigori sono tutt’altro che particolari. Fossero andati a bersaglio avremmo un Pallone d’Oro italiano ed una squadra ai Mondiali. Adesso testa bassa e lavorare. Il 26 novembre l’Italia conoscerà le sue rivali nei play off e comincerà una lunga vigilia per ritrovare fiducia ed idee, forza e coraggio.
Eccezione per immobile….ma.se in nazionale è na pippppppppa. Non segna mai.