Il ban USA si è abbattuto su Huawei ormai da diverso tempo, facendogli perdere il terreno che si era progressivamente guadagnato negli anni divenendo uno dei primi produttori di smartphone al mondo. Come riportato da ‘bloomberg.com‘, le vendite avrebbe subito un calo dell’84,9% confrontando l’anno 2021 al 2020, motivo per cui il produttore cinese avrebbe deciso di correre ai ripari per cercare di sistemare un po’ le cose.
Alcuni informatori avrebbero affermato che Huawei potrebbe presto dare in licenza il design dei propri dispositivi per poter nuovamente accedere alla catena di fornitura dei componenti fondamentali. Tra le aziende interessate rientrerebbe una sezione di China Postal and Telecommunications Appliances Co. (PTAC), meglio nota come ‘Xnova’, già adesso attiva nella vendita dei dispositivi Nova di Huawei. L’OEM starebbe collaborando con PTAC al punto che alcuni ingegneri di casa Huawei avrebbero già cominciato l’opera di modifica dei circuiti di alcuni dispositivi per adattarli ai processori Qualcomm e MediaTek, attualmente fuori dai giochi proprio per via del ban USA.
Una strategia potenzialmente praticabile quella del produttore cinese, visto e considerato che l’attuale presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, non sembra intenzionato ad allentare le restrizioni vigenti nei suoi confronti. Huawei spera che la vendita di Honor (brand su cui comunque, nonostante la sua vendita da parte di Huawei, continua a pendere lo spauracchio del possibile ban USA), eseguita col chiaro intento di salvare l’azienda da fine certa, sia stato l’ultimo atto di una serie di decisioni prese con una certa sofferenza. Riuscirà Huawei a disfarsi, una volta per tutte, del ban USA? Ancora non possiamo saperlo, ma una strategia per potersi liberare delle restrizioni pare esserci. Se avete qualche domanda da farci il box dei commenti in basso è a vostra disposizione: vi risponderemo nel più breve tempo possibile.