Jim Morrison è ubriaco, e con lui l’attore Tom Baker. I due ragazzacci si sono dati all’alcol mentre attendono il volo che li dovrà portare a Phoenix. Lì, la sera dell’11 novembre 1969, i Rolling Stones suoneranno al Veterans Coliseum. Dagli altoparlanti annunciano un ritardo, per questo Jim e Tom cercano di ammazzare il tempo. Bevono, e tanto.
Jim è il leader dei Doors, che da pochi anni stanno riscrivendo la storia del rock. Un rock che nel Re Lucertola trova un ingombrante stereotipo: quello del poeta maledetto. E maledetto, quella sera, è l’alcol che gli fa perdere il controllo mentre il velivolo si dirige verso Phoenix. Morrison e Baker schiamazzano, disturbano i passeggeri e danno noie alle hostess.
Il trambusto provocato in cabina costringe il direttore di volo a intervenire: i due dovranno calmarsi e restare seduti, altrimenti il volo verrà interrotto e i compari verranno arrestati. Il capitano, però, non ritiene giusto riportare indietro tutti i passeggeri e per questo il viaggio prosegue fino a Phoenix. Gli altri viaggiatori lasciano l’aeromobile come da prassi, mentre per Jim e Tom arrivano gli agenti dell’FBI. I due ragazzi vengono arrestati per ubriachezza molesta e disturbo durante il volo.
L’11 novembre 1969 per Jim Morrison potrebbero aprirsi le porte del carcere e il portafogli, visto che per quel genere di reati sono previsti 10 anni di carcere e una multa di 10mila dollari. Viene rilasciato, ma la sua spirale discendente è solamente all’ennesimo capitolo.
La vicenda è raccontata nella biografia No One Here Gets Out Alive. Quella sera Jim e Tom, ovviamente, possono scordarsi il concerto dei Rolling Stones, anche se non sconteranno alcuna pena. La vicenda è ricordata come uno dei tanti atteggiamenti estremi del Re Lucertola, uno dei tanti episodi oltraggiosi e autodistruttivi.