Marco Ferradini è un cantautore che ho amato molto. Oggi anche sua figlia Marta Charlotte Ferradini ha seguito le sue orme, anche se i tempi sono cambiati. Quando Marco ha iniziato a proporre le sue composizioni, il mercato discografico era aperto alle nuove leve della canzone, soprattutto ai cantautori. Oggi, invece, per Marta Charlotte il percorso è impervio, tra musica usa e getta, case discografiche asservite ai talent e radio con playlist limitatissime dove la musica è solo un intermezzo tra gli spot pubblicitari. Marco ha da poco pubblicato un nuovo album, “L’uva e il vino”, perché l’uva è l’artista da giovane e il vino è l’artista più maturo. Infatti all’interno c’è una foto di Marco da ragazzo hippy.
L’esibizione di Marco e Marta Charlotte, con al piano Giancarlo Urso, inizia con lo storico “Lupo Solitario DJ” del 1983. Poi, dall’ultimo album, il brano “Pane” che denuncia le differenze economiche che caratterizzano un mondo dove c’è chi ha tanto e chi non ha il pane. Quindi Marco racconta il Q Disc del suo debutto, che era una sorta di concept mini album con quattro brani scritti insieme al grande Herbert Pagani: “Schiavo senza catene” (che dava il titolo al disco), “Questa sera”, “Weekend” e il famosissimo “Teorema”, grandissimo successo che è nella storia della canzone italiana, di cui tutti conoscono la frase “Prendi una donna, trattala male…”. Rappresentava il dialogo tra due amici una notte davanti al fuoco ed è strepitoso sentirlo cantato da Marco con la figlia Marta Charlotte, che si sostituisce all’amico immaginario nel dialogo di “Teorema”. Poi Marta Charlotte canta un brano inedito: “Le rose che ho cresciuto insieme a te”, scritto con Bungaro. Lei sta preparando con Giancarlo Urso un album dove interpreta canzoni di grandi cantautori.
Visto che Marco ha dedicato un album, “La mia generazione”, e uno spettacolo a Herbert Pagani canta con Marta Charlotte quella che è la canzone più nota di Herbert: “Albergo a ore”, interpretata anche da Gino Paoli. L’esibizione termina con l’ultimo singolo di Marco: “Le parole”. Trovi il videoclip del brano a questo link. Dopo tanto “vuoto” nel mondo musicale, è ora di cominciare a dare importanza alle parole.