Al giorno d’oggi, purtroppo, in Italia i prezzi della benzina e del diesel sono diventati ormai inaccessibili e tendono sempre più ad aumentare. Ecco che l’UNC (Unione Nazionale dei Consumatori) ha emanato un nuovo allarme proprio sul rialzo eccessivo dei costi. L’elevata crescita dei prezzi del carburante sta andando a gravare non solo sulle spese delle famiglie, ma anche sul settore dei trasporti. Stando agli ultimi dati rilevati in settimana dal ministero della Transizione Ecologica, i prezzi, per quanto riguarda la modalità self service, hanno raggiunto 1,734 euro al litro per la benzina e 1,593 euro al litro per il gasolio. Ma non solo, anche il GPL sta toccando le stelle in termini di costo.
Il presidente dell’Unione Nazionale Consumatori, Massimiliano Dona, spiega quanto sia importante ed utile per il Governo intervenire quanto prima per fermare questi aumenti esuberanti, andando a ridurre le accise. Dona ha inoltre dichiarato che dopo i dati rilevati la scorsa settimana, quando la benzina aveva raggiunto quota 1,700 euro al litro, l’aumento dei carburanti non intende fermarsi, con il GPL che addirittura ha toccato gli 80 centesimi al litro ed il diesel che ha raggiunto i 1,600 euro al litro.
In modo particolare, la benzina, arrivando a toccare i 1,734 euro al litro, ha fatto segnare un nuovo record dal 15 settembre 2014. Sono trascorsi 7 anni da quando la verde segnò 1,735 euro al litro, mentre il gasolio, che, ad oggi ha raggiunto i 1,593 euro al litro, non arrivava così in vetta dal 13 ottobre 2014, quando arrivò a 1,599 euro al litro. Il valore massimo raggiunto dal GPL, invece, adesso a 0,818 euro al litro, risale persino al 10 febbraio 2014, quando costava 0,821 euro al litro. In un solo anno, il gas ha subito un rincaro pari al 38%. Ecco che urge un necessario intervento da parte del Governo così da bloccare gli aumenti, riducendo le accise. Non bisogna più aspettare, occorre agire subito per il bene di tutta la popolazione e del settore dei trasporti, anch’esso martoriato.