Tutto come previsto, all’uscita di iOS 15.1 dovrebbe davvero mancare pochissimo, questioni di giorni per l’aggiornamento Apple tanto atteso. Durante il fine settimana, sulle nostre pagine, è stata indicata una tabella di marcia ipotetica per il rilascio dell’update incrementale. Le ultime mosse compiute da Apple vanno esattamente in questa direzione e dunque si conferma la possibilità di avere tra le mani l’ultima fatica software all’inizio della settimana prossima.
A margine dell’evento Apple di scena ieri sera 18 ottobre con la presentazione dei nuovi notebook Mac, si è concretizzata l’uscita di iOS 15.1 nella sua versione Release Candidate. Per chi non sapesse di che cosa si tratti, in pratica siamo al cospetto del vecchio rilascio golden master ossia dell’ultima versione di prova destinata ai tester professionisti ma anche agli utenti semplici che pure partecipano al programma sperimentale. Il passaggio è propedeutico al rilascio definitivo vero e proprio e anticipa quasi sempre di una sola settimana l’ulteriore step di aggiornamento.
Non ci sarà da stupirsi dunque se l’uscita di iOS 15.1 avrà il via lunedì prossimo 25 ottobre, come già raccontato nei giorni scorsi. Sempre in orario serale, magari dopo le 19 italiane come è di abitudine per Apple, la notifica dell’aggiornamento comincerà a comparire sugli iPhone supportati e chiunque vorrà potrà procedere subito all’apposito download con installazione.
Insieme all’uscita di iOS 15.1 nella sua versione Release Candidate, sempre ieri Apple ha rilasciato anche gli ultimi update di test iPadOS 15.1, tvOS 15.1 e watchOS 8.1. Tutti gli iscritti ai programmi beta potranno subito procedere con gli aggiornamenti senza attendere i rilasci definivi della settimana prossima. Le attuali versioni sono di certo sgombre di particolari bug o errori, dunque non comporteranno specifici rischi per i dispositivi. Per tutti gli altri che dovranno attendere la disponibilità del firmware, sarà meglio preparare opportunamente il proprio device con la pulizia di contenuti non necessari, nel caso si sia a corto di memoria, e magari con un backup preventivo di dati.