La mela morsicata si sta vedendo costretta a tagliare la produzione di iPhone 13 per mancanza di chip, a dimostrazione del fatto che la crisi mondiale in cui siamo ha colpito anche l’azienda californiana (nonostante l’enorme potere contrattuale di cui è capace). Come riportato da ‘bloomberg.com‘, il taglio è ammontano a 10 milioni di unità, proprio per l’impossibilità di reperire le componenti necessarie alla realizzazione delle scorte si era pianificato.
Si prevedeva, infatti, di produrre 90 milioni di nuovi iPhone 13 nell’ultimo trimestre dell’anno, ma adesso Apple sta facendo presente ai partner che le quantità complessive saranno inferiori in quanto Broadcom e Texas Instruments stanno riscontrando delle difficoltà nel fornire il numero di componenti necessarie. Texas Instruments si occupa di fornire alla mela morsicata di chip utili per gestire l’alimentazione dei display OLED; Broadcom, invece, produce i componenti per la connettività wireless. La fonte ha anche fatto sapere che la mela sta avendo problemi anche nel reperire altri componenti, anche se non è stato detto quali (parliamo probabilmente di componenti fondamentali, anch’essi vittime della crisi modnaile dei chip che sta interessando un po’ tutti gli OEM).
I modelli maggiormente colpiti sono i Pro, proprio come si evince anche dai tempi di consegna sullo store ufficiale di casa Apple (la data riportata sullo store italiano parla di una finestra di consegna compresa tra il 12 ed il 19 novembre). Ad ogni modo, l’evasione degli ordini di iPhone 13 Pro e iPhone 13 Pro Max già effettuati consentirà comunque di cavalcare il periodo delle festività natalizie, in cui si stima la società californiana raggiungerà la quota di circa 120 miliardi di dollari di fatturato, con una crescita del 7% rispetto all’anno scorso. Se avete qualche domanda da farci il box dei commenti in basso è a vostra disposizione: vi risponderemo nel più breve tempo possibile.