In una cena a San Giovanni in Persiceto, al Café De Flore, il 1° ottobre ho incontrato, dopo tanto tempo, Bracco Di Graci, un cantante e compositore scoperto da Lucio Dalla. Parlando mi ha raccontato che un artista importante suo amico gli aveva scritto un messaggio “Che fine ha fatto la musica?”. Allora, visto che avevo con me la telecamera, l’ho chiamato fuori dal locale e l’ho accesa… Si è sfogato sul silenzio di tutti i cantanti sulla vicenda allucinante che stiamo vivendo, sulla puntura e sullo skif pass. Spesso ci chiediamo: ma se ci fossero ancora Lucio Dalla, Fabrizio De André, Franco Battiato, e altri grandi artisti, cosa avrebbero detto? Bracco mi ha anche raccontato di avere un disco pronto, in attesa di trovare una pubblicazione.
Per chi non lo conoscesse, ecco il suo curriculum in sintesi: Nel 1991 vince il Festival di Castrocaro. Nel 1992 partecipa al Festival di Sanremo nella sezione Giovani con “Datemi per favore”. Nel 1993 partecipa al Festival di Sanremo di nuovo nella sezione Giovani con “Guardia o ladro”, classificandosi al quarto posto, e sempre nello stesso anno, vince il Cantagiro nella Sezione giovani. Nel 1994 partecipa al Festivalbar con la canzone “Uomo”, pubblicato anche come singolo. Dopo un periodo di fugace successo, dal 1998 torna al lavoro di operaio in fabbrica, continuando però la sua attività di autore, che lo porta a scrivere anche per artisti di grosso calibro come Gianni Morandi, tra cui la canzone “Ti comunico amore” che Bracco ha scritto insieme a Lucio Dalla, e “Solo chi si ama veramente. Gianni Morandi ha scritto di Bracco Di Graci: “Un autore, anche cantante, che ha vissuto una storia molto particolare, Bracco di Graci. Egli infatti, dopo aver avuto un periodo di notorietà e di successo con la vittoria a Castrocaro, un paio di partecipazioni al festival di Sanremo e dopo aver inciso tre album, è entrato in crisi professionale e dopo qualche anno ha deciso, con grande coraggio e dignità, di tornare al suo lavoro di metalmeccanico. Non è facile conoscere e assaporare successo, applausi, palcoscenico, luci, interviste, foto sui rotocalchi e poi tornare a una vita quotidiana così diversa e forse più dura…ci vuole un grande carattere e Bracco ce l’ha avuto. Lo stimo molto.”
Nel 2011 Bracco scrive un brano per il movimento Popolo Viola e successivamente pubblica il brano “C’è bisogno di riscrivere la vita”, che segna il suo ritorno sulle scene. Ma, soprattutto, è una persona pulita.