Ci sono altre rimodulazioni Vodafone che scatteranno a partire dal 27 novembre, comportando un aumento del canone mensile di 1,99 euro. Come riportato da ‘mondomobleweb.it‘, si tratta di modifiche unilaterali del contratto che interessano le offerte Internet da casa, di cui alcuni già clienti di rete fissa sono già stati messi al corrente tramite una comunicazione apposita inserita nell’ultima fattura. Non ci sono indicazioni precise sulle offerte ADSL, FTTC, connettività FWA e FTTH colpite dalle rimodulazioni Vodafone di cui sopra: bisogna guardare bene le fatture pervenute, e controllare la presenza di voci specifiche al loro interno.
Come spesso in questi casi, le modifiche unilaterali del contratto avvengono a scaglioni: questo significa che chi non è rimasto impattato adesso potrebbe riceverne comunque riceverne in un futuro anche prossimo. A partire dal 27 novembre, inoltre, aumenterà anche il costo dell’invio della fattura non fiscale cartacea, esattamente di 0,61 euro sulle spese di spedizione (questo per cercare di ridurre al minimo possibile l’impatto ambientale). Da quella stessa data, verranno anche introdotte modifiche all’art. 13 delle Condizioni Generali di Contratto per quanto riguarda il servizio di telefonia ADSL, Fibra o connettività Wireless in relazione ad eventuali costi di morosità per il mancato pagamento della fattura. In questo caso, parliamo di un’indennità che il gestore rosso potrà richiedere agli utenti morosi compreso tra lo 0 ed il 6%, in base alla cronologia dei pagamenti e dei giorni di ritardo accumulati.
Chi non intende accettare le rimodulazioni Vodafone del 27 novembre potrà recedere dal contratto o passare ad un altro operatore telefonico entro il giorno 26 dello stesso mese, inviando una comunicazione con causale ‘modifica delle condizioni contrattuali‘ (tramite raccomandata A/R, PEC, recandosi presso un negozio Vodafone o sul portale dell’operatore). Le qui presenti rimodulazioni Vodafone seguono quelle da poco annunciate dal provider per alcune offerte di rete mobile (valide dal 1 novembre), comunicate per errore ad alcuni clienti.