Potrebbe concretizzarsi il progetto, in discussione da un po’ di tempo, della Commissione Europea che vuole imporre un caricabatterie universale ai produttori di smartphone. Stando alle ultime dichiarazioni rilasciate durante un’intervista lunedì scorso 20 settembre da Margrethe Vestager, vicepresidente esecutiva della Commissione Europea, tale progetto sarebbe in dirittura d’arrivo. Si tratta di un’ambizione molto importante, in quanto l’utilizzo di un caricabatterie universale, indipendentemente dal tipo di marca del nostro smartphone, renderebbe più semplice la vita quotidiana degli utenti e rappresenterebbe un gran risparmio di risorse.
Chi di noi, ad oggi, nelle proprie abitazioni non dispone di una scatola o cassetto pieno di vari tipi di caricabatterie per smartphone, malgrado ancora funzionanti, ma effettivamente inutilizzati? Probabilmente tanti utenti. Ed ecco che Margrethe Vestager, oltre ad annunciare la concretizzazione del progetto, si è anche sbilanciata nel rivelare una possibile data di uscita del prodotto. Secondo il vicepresidente della Commissione Europea, difatti, il caricabatterie universale per gli smartphone potrebbe essere lanciato sul mercato dell’Unione Europea entro la prima metà del 2022.
L’Europa deve trarre una vera lezione da tutto ciò: sarà meglio per tutti gli utenti e partner a livello globale investire di più nella difesa e nell’innovazione. Sempre secondo la Vestager, si tratta di un progetto che deve andare avanti e diventare realtà il più in fretta possibile, perché garantirebbe una migliore competizione tra le diverse aziende che lavorano sul mercato e consentirebbe anche alle società emergenti più piccole di rapportarsi con le più grandi industrie presenti nel settore. Di recente, come ricorda la Vestager, si è già trattato di vari casi simili che avevano come parte solida colossi quali Google, Apple e Amazon. Insomma, non ci resta che attendere ulteriori sviluppi sulla vicenda e quasi certamente l’introduzione di tale progetto non farebbe felici molti colossi della telefonia.