Della posizione di Eric Clapton contro il green pass si è scritto e detto tanto. Lo stesso Slowhand, del resto, aveva inviato una lettera su Telegram a Robin Monotti Graziadei, architetto e suo amico, in cui raccontava le reazioni avverse al vaccino AstraZeneca dopo la seconda dose ricevuta. “Eppure la propaganda diceva che era sicuro per tutti”, scriveva l’ex Cream nel suo messaggio manifestando, nonostante tutto, la sua volontà di seguire una “ribellione passiva”. In pratica: ribellarsi ma sottostare alle misure di emergenza.
Ancora, durante l’estate Slowhand aveva comunicato il suo rifiuto di esibirsi in location in cui verrà richiesto il pass vaccinale per i concerti del 2022. Per queste sue affermazioni Eric Clapton è stato attaccato duramente anche in territorio italiano. J-Ax, ad esempio, aveva rivolto al chitarrista britannico parole molto dure, accusandolo di picchiare la moglie e di aver espresso odio razziale.
Per le sue posizioni, inoltre, Clapton aveva lamentato un certo ostracismo da parte di amici e colleghi. In ultima battuta, riporta NME, pare che l’avversione di Eric Clapton contro il green pass sia stata messa da parte sabato 18 settembre in occasione del concerto allo Smoothie King Center di New Orleans. Lo staff della location, infatti, nelle informazioni inerenti la pandemia del Covid-19 riportate sul sito ufficiale fa sapere che l’ingresso per ogni evento è riservato a tutti i clienti che, al di sopra dei 12 anni di età, sono in grado di dimostrare o di aver ricevuto almeno una dose del vaccino anti Covid o un test negativo effettuato non oltre le 72 ore che precedono l’evento.
Per il momento Slowhand non ha commentato la vicenda, ma la notizia sta facendo il giro del mondo con tutti i commenti del caso, da chi sostiene che Eric Clapton abbia fatto un passo indietro a chi sottolinea una certa incoerenza del chitarrista britannico.