Patrick Dempsey ha lasciato Grey’s Anatomy al termine dell’undicesima stagione e al culmine di contrasti interni fortissimi, inizialmente attribuiti ad una sua presunta relazione impropria con una persona appartenente alla produzione da uomo sposato, ma nuovi dettagli ridefiniscono il quadro di quel divorzio che ha terremotato e cambiato per sempre il volto del medical drama più longevo della tv.
Alla base dell’uscita di Patrick Dempsey da Grey’s Anatomy ci sarebbero stati “problemi relativi alle risorse umane“, ma “in nessun modo di natura sessuale“, piuttosto relativi al fatto che l’interprete di Derek “McDreamy” Shepard avesse un comportamento “che terrorizzava il set“ del dramma medico della ABC, rendendo la vita molto difficile ad un gran numero di persone.
A rivelare come Patrick Dempsey sia finito alle corde con la showrunner e creatrice della serie Shonda Rhimes è un ex produttore esecutivo di Grey’s Anatomy, che racconta molti retroscena sull’argomento nel libro in uscita How to Save a Life: The Inside Story of Grey’s Anatomy, un racconto non autorizzato con storie, curiosità e aneddoti dal set arricchito da diverse interviste ai protagonisti e al cast tecnico dello show. The Hollywood Reporter ha pubblicato un estratto del libro di Lynette Rice, in vendita dal 21 settembre, in cui il produttore esecutivo della serie James D. Parriott spiega i motivi del licenziamento di Dempsey: il clima sul set era diventato irrespirabile a causa dell’insofferenza dell’attore per i ritmi di lavoro e i suoi rapporti con Shonda Rhimes si sono progressivamente deteriorati.
Addirittura a Patrick Dempsey viene addebitato un comportamento aggressivo in grado di “terrorizzare” i colleghi, spiega Parriott.
Ci sono stati problemi di risorse umane. Non era in alcun modo sessuale. Stava quasi terrorizzando il set. Alcuni membri del cast hanno avuto ogni tipo di disturbo da stress post-traumatico con lui. Aveva questa presa sul set per cui sapeva di poter fermare la produzione e spaventare la gente. La rete e la casa di produzione sono venuti e abbiamo avuto delle discussioni con loro. Penso che lui avesse già chiuso con lo spettacolo. Non gli piaceva l’inconveniente di venire tutti i giorni e lavorare. Lui e Shonda erano ai ferri corti.
Sempre nel libro sull’addio di Patrick Dempsey a Grey’s Anatomy interviene anche Jeannine Renshaw: secondo la produttrice e sceneggiatrice, quando la Rhimes ha “finalmente ha assistito” al presunto comportamento di Dempsey sul set, “quella è stata la goccia finale“. Anche il rapporto dell’attore con la co-star Ellen Pompeo era molto teso: nonostante la chimica in scena, i due si erano scontrati più volte a causa della scarsa voglia di lavorare di Dempsey. Secondo Renshaw, Ellen Pompeo spesso si risentiva delle lamentele del collega, che non sopportava le troppe ore di lavoro, ricordandogli che lei girava molte più scene di lui con orari di lavoro ancora più stressanti.
Ci sono stati momenti in cui Ellen era frustrata con Patrick e si arrabbiava per il fatto che non lavorasse abbastanza. Era molto ambiziosa nel far sì che le cose andassero bene. Semplicemente non le piaceva che Patrick si lamentasse del fatto che “si fa troppo tardi” o “sono stato qui troppo a lungo”, quando lei aveva il doppio delle scene nell’episodio rispetto a lui. Patrick, gli dicevo: “Guardati intorno. Queste persone sono qui dalle sei e mezzo del mattino”. Lui rispondeva: “Oh, sì”. Pensavo avrebbe compreso. È solo che gli attori tendono a vedere le cose dalla loro prospettiva. È come un bambino. È così pieno di energia da dire: ‘Cosa succederà dopo?’. Non sta letteralmente nella pelle, seduto ad aspettare. Vuole essere fuori a guidare la sua macchina da corsa o fare qualcosa di divertente.
Sia Patrick Dempsey che Ellen Pompeo hanno raccontato in passato che gli orari di lavoro sul set di Grey’s Anatomy erano massacranti, circa sedici ore al giorno per dieci mesi l’anno: la situazione è cambiata quando Debbie Allen ha preso in mano la produzione della serie e ha stabilito metodi e tempi di lavoro più umani e rispettosi di tutte le professionalità coinvolte. Entrambi gli attori avevano parlato di “set tossico” per le prime stagioni della serie. Dempsey è poi tornato nella stagione 17 per un arco di episodi, con brevi apparizioni nel limbo onirico di Meredith Grey, malata di Covid: in quell’occasione le tensioni del passato sono parse lontane e ormai ampiamente superate.