Il tour dei Pinguini Tattici Nucleari è rimandato, ancora. Stavolta però, le date per il recupero dei concerti non sono ancora state annunciate. Si attendono delucidazioni sull’effettiva ripresa delle attività dal vivo.
A causa delle attuali restrizioni per il contenimento dell’emergenza sanitaria e delle conseguenti limitazioni per il settore dei concerti dal vivo, il tour nei palazzetti dei Pinguini Tattici Nucleari è rimandato a data da destinarsi.
Il gruppo lo comunica ai fan e poi arriva la nota da parte degli organizzatori che auspicavano notizie certe da parte del Governo a proposito dell’effettiva possibilità di svolgimento dei concerti.
“Come organizzatori, abbiamo sperato fino ad oggi di ricevere comunicazioni chiare da parte del Governo in merito alla possibilità di effettuare concerti indoor con il 100% della capienza, come del resto sta già accadendo in molti Paesi Europei. Ad oggi, purtroppo, non ci è stata comunicata alcuna possibile data di riapertura, ma la speranza è che questo avvenga in breve tempo e quindi si possa tornare a fare concerti senza limitazioni di capienza nei prossimi mesi”, si legge nelle parole degli organizzatori del tour che spiegano di aver sospeso ogni comunicazione a proposito del nuovo calendario.
“Abbiamo pertanto deciso di sospendere momentaneamente la comunicazione del nuovo calendario, in modo da poter annunciare le nuove tappe con una data definitiva, alla luce delle prossime decisioni governative di cui siamo in attesa“, comunicano, con la promessa di tenere i fan aggiornati nelle prossime settimane.
I Pinguini Tattici Nucleari avevano già parlato del tour nei palasport. Si dicono dispiaciuti di dover comunicare ancora il posticipo del tour ma le capienze attuali non consentono alla band di tenere fede agli impegni programmati.
Nello specifico, chiariscono: “Non avremmo mai voluto scrivere queste righe, come già abbiamo dovuto fare in passato. Speravamo, e ci abbiamo provato fino all’ultimo, di poter fare i concerti programmati per fine settembre. Ad oggi, il limite di capienza per i concerti nei palazzetti è 2500 persone distanziate. Il Forum di Milano, per citarne uno, può ospitarne 10500. Noi ne faremo tre, tutti soldout. In uno scenario ipotetico significherebbe ri-programmare 13 serate al Forum e potete immaginare da voi perché non sia possibile. Aggiungeteci tutte le altre date in programma e capirete perché è necessario rimandare di nuovo tutto”.
“Quando è entrato in vigore il green pass ci abbiamo creduto. Ci auguravamo cambiasse qualcosa nel mondo dei concerti, che ci sarebbe stato permesso di tornare a fare il nostro lavoro. Quando abbiamo visto che in altri paesi le persone tornavano ad abbracciarsi sotto un palco ci siamo esaltati. Invece niente”, proseguono, volgendo l’occhio ai nostri cugini nel resto del mondo.
“Non sappiamo quanto durerà questo protocollo per gli spettacoli al chiuso. Se rimarrà in vigore un giorno, un mese, un anno. È soprattutto questa incertezza che ci devasta. Non si vede la luce in fondo al tunnel. E in tutto ciò nessuno dall’alto ci ascolta, che è davvero paradossale, perché il nostro mestiere significa principalmente farsi ascoltare da qualcuno, di solito”, concludo.
Si attendono aggiornamenti.