L’attesa per Lucifer 6 su Netflix sta per terminare: la sesta e ultima stagione è in arrivo il 10 settembre. La stampa ha potuto vedere in anteprima gli ultimi dieci episodi della serie tv, e la domanda che i fan si porranno è: il finale metterà tutti d’accordo?
Iniziamo col dire che è una stagione migliore della precedente, la cui ultima parte è stata sì romantica, ma piuttosto confusionaria, soprattutto nello sviluppo narrativo di alcune trame, non all’altezza delle aspettative. Purtroppo non si può incolpare gli sceneggiatori, sempre bravi e originali nello scrivere le storie, poiché la quinta era stata concepita come ultima stagione. Quindi, dopo quel clamoroso colpo di scena finale, in cui Lucifer si è proclamato Dio, come andrà avanti la storia?
La sesta stagione è molto matura e più concentrata: dimenticate il caso della settimana, soprattutto perché Chloe non è più una detective. Nonostante questo, la storia non perde di ritmo e continua a funzionare con l’introduzione di nuovi elementi. C’è Amenadiel che prosegue nel suo percorso di diventare poliziotto, mentre Eve e Maze giungono a un passo importante nella loro relazione.
C’è il ritorno di Dan, forse la parte più debole della stagione. In teoria la storia dell’ex marito di Chloe doveva concludersi con la sua morte nella quinta stagione. Con l’annuncio della sesta, ogni cosa è cambiata: Dan è all’Inferno, e nell’arco di questi nuovi episodi si è trovato un modo per giustificare la sua presenza (e si vede). L’ex detective infatti cercherà di capire cos’è andato storto e come può espiare le sue colpe per accedere al Paradiso. Ella giungerà a una consapevolezza che potrebbe cambiare il corso degli eventi, mentre impara a fidarsi del prossimo e allacciare finalmente una relazione “sana” con il detective Corbett (new entry della stagione, dopo un breve cameo nel finale della quinta).
Da tener d’occhio la new entry, l’angelo ribelle Rory interpretata da Brianna Hildebrand: è un personaggio la cui storia si legherà in modo irreversibile a Lucifer. Rory giunge all’Inferno in cerca del diavolo. È determinata ad ucciderlo, e le sue ragioni verranno ben presto svelate, però niente è come sembra.
Resta una domanda a cui il pubblico non avrà risposta se non negli ultimi episodi: perché Lucifer rimanda la sua ascesa al trono? La presenza del Padre e il complicato rapporto con lui (su cui si è focalizzata la seconda parte della quinta stagione) continua ad essere un’ombra sulla vita del protagonista, ma attenzione: questo nuovo Lucifer non è più un diavolo manipolatore e malizioso, ma un uomo consapevole di sé, pronto ad amare e lasciarsi amare. Soprattutto è un uomo determinato a non ripetere gli stessi errori del Dio Padre, che lo aveva abbandonato nel momento del bisogno.
Per l’ultima volta, la serie tv mette al centro quelli che sono i valori dell’amore e della famiglia, che non corrisponde necessariamente condividere lo stesso sangue. È un addio lungo dieci episodi, ben equilibrati, uno più valido (e più bello) dell’altro, in cui ogni personaggio trova la sua dimensione. C’è spazio per approfondire le ansie di Amenadiel per il nuovo lavoro (con un accenno al razzismo e alla brutalità della polizia), il ruolo di Linda, e un episodio semi-animato introspettivo per un personaggio incontrato nel pilot di serie – in realtà i rimandi alla prima stagione sono molteplici, soprattutto in relazione alla storia tra Lucifer e Chloe.
Lucifer 6 su Netflix è il perfetto regalo d’addio ai fan: semplice, onesto e sentimentale. È la fine di tutto, un cerchio che si completa. È il punto di arrivo della storia di Lucifer, ma anche l’inizio di un nuovo capitolo. Non deluderà le aspettative e lascerà con un un sorriso soddisfatto. E ovviamente molte lacrime.