Dopo la sontuosa uscita di scena di Federica Pellegrini tocca ad Irma Testa scrivere una nuova pagina storica dello sport italiano. Mentre la Divina con la sua bracciata elegante e potente conquistava la quinta finale olimpica consecutiva, Irma Testa a suon di pugni conquistava la semifinale del torneo di boxe.
Sarà la filippina Nesthy Petecio a contendere alla pugile tricolore l’accesso alla finalissima olimpica nella categoria dei pesi piuma. Ma quale che sia l’esito della semifinale in programma all’alba di sabato 31 luglio, Irma Testa ha già ottenuto la certezza di una medaglia olimpica. Ed è la prima pugile italiana a raggiungere questo traguardo.
La storia di Irma Testa è fatta di cadute rovinose, delusioni strazianti e coraggiose risalite. Pugno dopo pugno da Torre Annunziata, in provincia di Napoli, fino a Tokyo 2020 senza mai indietreggiare neanche al cospetto delle avversarie più agguerrite. Irma testa ha un soprannome agonistico molto poetico: The Iron Butterfly, la farfalla d’accaio a sintetizzare l’eleganza della sua boxe ma anche la capacità di colpire durissimo al momento giusto.
Irma Testa è protagonista di un’impresa sportiva senza precedenti ma è anche un simbolo ispirante per migliaia di ragazze. Nessuna deve sentirsi sbagliata. Bisogna imparare a vincere i propri demoni e governare le proprie pulsioni indirizzandole ad un grande risultato. Tutta Italia applaudirà Irma Testa, sperando che la sua avventura non finisca in bronzo, ma si ricopra del metallo più prezioso come è avvenuto per il suo idolo Patrizio Oliva a Mosca 1980 oppure a Nino Benvenuti che trionfò nell’Olimpiade di Roma del 1960.
Solo perché è Campana avete fatto un articolo
Mica è nel medagliere la Campania😂
Siete ridicoli
Comunque forza Irma.