Sta continuando a circolare una catena WhatsApp e Facebook che, a quanto pare, ruota attorno ad un messaggio audio associato al personaggio politico di turno, in relazione alla scadenza dei vaccini Covid fissata il prossimo 20 ottobre. Pura disinformazione, come abbiamo provato ad illustrarvi già nella giornata di ieri con un primo articolo, in quanto il messaggio vocale in questione ci parla di terapie UE in arrivo entro tre mesi. Il loro compito, apparentemente, sarà quello di sostituire appunto questi prodotti in scadenza.
Sopravvalutata la scadenza dei vaccini Covid del 20 ottobre
Ci sono tante inesattezze contenute nel file audio in questione. Ad esempio, si potrebbe partire dal presupposto che le terapie UE di cui si parla sono incoraggianti, ma non ancora approvate in via definitiva dalle autorità sanitarie. A parte questo, però, il grande equivoco nasce dal concetto di scadenza dei vaccini Covid prevista il 20 ottobre. Molti italiani che sono stati sottoposti alla somministrazione di una dose di recente, infatti, hanno ricevuto un documento presso il centro vaccinale che, tra le altre cose, indicava la scadenza del lotto che è stato usato per l’inoculazione.
Quelli attualmente in circolazione in Italia ci mostrano la data del 31 ottobre (non 20 ottobre), ma questo non vuol dire nulla. Come riportato da alcune fonti in rete, infatti, chi è stato vaccinato lo scorso mese di gennaio ha constatato che il lotto disponibile in quelle settimane avesse come data di scadenza aprile 2021. Allo stesso tempo, i lotti che arriveranno in Italia durante i mesi di ottobre e novembre avranno scadenze aggiornate. Ed ovviamente fissate più in là nel tempo.
Dunque, quanto riportato su questi documenti non comporta certo la sospensione della campagna di vaccinazione tra tre mesi. In attesa di capire quale sarà il destino delle terapie UE, comunque non sostitutive di Pfizer e Moderna, occorre pertanto ridimensionare il discorso della scadenza vaccini prevista il 20 ottobre.