Sean Penn non tornerà sul set della sua miniserie Gaslit finché tutto lo staff non sarà vaccinato. L’attore hollywoodiano lancia un forte invito a prevenire contro la Variante Delta che sta minacciando Los Angeles e che rischia di mettere di nuovo in ginocchio tutta l’industria dello spettacolo.
Lo Stato ha infatti imposto di nuovo l’obbligo della mascherina anche nei luoghi chiusi, in vista dell’aumento dei casi di positività tra coloro che hanno fatto la seconda dose del vaccino anti-Covid. Una situazione molto preoccupante che ha convinto Sean Penn ad agire attivamente.
Attraverso la sua organizzazione CORE, l’attore si è fatto avanti per aiutare gli sforzi della campagna di vaccinazione non solo tra le produzioni cinematografiche e televisive, ma per coprire tutta la popolazione americana.
La NBC Universal, lo studio di produzione di Gaslit, ha imposto la vaccinazione obbligatoria per coloro che lavorano nella “Zona A” del set, ovvero riferita agli attori che lavorano e recitano a stretto contatto e senza mascherina. Lo studio ha offerto loro la possibilità di scegliere il vaccino, oltre a mettere a disposizione una clinica mobile gratuita per la vaccinazione e per il richiamo.
A Sean Penn tutti questi sforzi non bastano. La sua presa di posizione, che ha costretto la produzione a interrompere le riprese, susciterà certamente un forte clamore a Hollywood. Penn è il protagonista di Gaslit, e senza di lui è impossibile continuare a girare. Motivo per cui le riprese potrebbero ritardare ulteriormente.
La miniserie segue la storia di John Mitchell, procuratore generale di Nixon, e sua moglie Martga (interpretata da Julia Roberts), signora repubblicana dell’Arkansas. Nonostante il rapporto del marito, fu tra le prime ad accusare Nixon per i suoi legami con il caso Watergate. Gaslit è prodotta da Sam Esmail, scritta da Robbie Pickering e tratta dal podcast Slow Burn. Vedremo come evolverà la situazione e quanto la presa di posizione di Sean Penn influenzerà le riprese.