Creep dei Radiohead è patrimonio di tutti, la perla di Pablo Honey (1993) l’album di debutto che per molti fu una falsa partenza della band di Thom Yorke, per altri un timido approccio nel mondo della band britannica. Thom Yorke ha pubblicato una rivisitazione dal titolo Creep (Very 2021 RMX), e il risultato è ben lontano dalle atmosfere dell’originale.
Creep ci piace tanto perché è la canzone dei brutti anatroccoli: “Sei maledettamente speciale, ma io sono sgradevole, sono strano“, il manifesto di chi osserva il mondo dal basso, di chi trova tutto irraggiungibile. A quanto pare Thom Yorke vuole ribadire alcuni concetti, per questo ha scelto di riprendere il grande classico della sua band ed estenderlo dai radiofonici 4 minuti agli eterei 9. La sua voce è persa in un riverbero, il metallo delle corde si accompagna a sintetizzatori che a volte vanno fuori scala. Il tutto è un gioco di dissonanze e spazio, trasformato in un lamento plumbeo e astratto.
Non si esclude che ad ispirare questa rivisitazione sia stato il periodo storico, questo 2021 in cui tutti speriamo in una rinascita dopo un anno di paura, rinunce e morte. Questa nuova versione di Creep dei Radiohead è stata lanciata per la prima volta durante la presentazione di Creep Very, la collezione autunno/inverno del designer giapponese Jun Takahashi, che ha anche curato l’animazione del video ufficiale.
Nell’attesa di novità da casa Radiohead, Thom Yorke ha esordito con il nuovo progetto The Smile insieme a Jonny Greenwood – già chitarrista dei Radiohead – Tom Skinner dei Sons Of Kemet e Nigel Godrich, già produttore della band di The Bends. Con questa nuova versione di Creep dei Radiohead Thom Yorke si presenta ancora una volta come un artista ispirato e profondo, un curioso sperimentatore e un visionario del suono, proprio come ha dimostrato con l’ultimo disco solista Anima (2019).