Sta circolando da alcuni giorni una presunta frase di Dostoevskij sulla tolleranza, che ovviamente in tanti hanno ricondiviso dando per scontato fosse autentica. Ovviamente adattandola ai tempi nostri, magari per far passare un messaggio sociale o politico. Per inciso, tra le frasi trapelate di recente, abbiamo quella che segue: “La tolleranza raggiungerà un tale livello che alle persone intelligenti verrà vietata la minima riflessione, affinché non offendano gli imbecilli“.
Cosa sappiamo a proposito della frase di Dostoevskij sulla tolleranza
Non è la prima volta che alcune frasi vengono attribuite ad alcuni grandi autori del passato, come abbiamo avuto modo di osservare a suo tempo anche sul nostro magazine a proposito di Shakespeare. Dunque, la questione è molto semplice, visto che da giorni tutti stanno facendo girare questa citazione. Su Twitter, soprattutto tra utenti francesi, visto che il meme ha preso piede tra i transalpini, qualcuno ha iniziato a dire che effettivamente manchino fonti in grado di confermare questa tesi.
Effettivamente, cercando ovunque tra le opere dell’autore, sembra impossibile individuare la frase di Dostoevskij sulla tolleranza. Non ve la do come bufala, in quanto non esiste una sorta di smentita ufficiale da parte di qualcuno, in grado di archiviare la storia in modo definitivo. Come sempre avviene in questi casi, in tanti danno per scontato che tutto il materiale disponibile sui social ed in particolare su Facebook sia autentico e sempre al 100% vero. Senza dubbio alcuno.
Vedremo come evolverà la situazione nei prossimi giorni, ma ad oggi non ci sono prove sul fatto che la presunta frase di Dostoevskij sulla tolleranza sia stata effettivamente pronunciata da lui. A prescindere dal significato che ognuno intenda associare al virgolettato riportato ad inizio articolo. Anche a voi è capitato di visualizzare il meme in questione negli ultimi giorni.
Anche se fosse di Pippo Franco, la frase è validissima
Non appartiene allo stile e al modo di pensiero di Dostoevskij che ragiona sull’interiorità individuale, mai sulla folla. La frase lega il termine “imbecilli” a livello inconscio all’ “idiota” e chiaramente è stata creata da chi non sa neppure chi sia Myskin. Lo schema è il solito, si cerca un pensiero condivisibile e lo si associa a un grande nome per dargli maggior dignità. Anche perché nessuno si sognerebbe di dire che Dostoevskij ha detto una cazzata (perdonate il francesismo).
Il più sfruttato a proposito è Einstein.
Se non vera, verosimile. In un paese cattolico dove impera sovrana l’ ipocrisia, chi ha bisogno di consenso asseconda l’ignoranza degli interlocutori. D’ altronde per conoscere il livello D’ ignoranza e presunzione nel Bel Paese basta notare la faccia tosta di chi di propone a cosiddetti quiz culturali di emittenti televisive nazionali. Non ho bisogno di nikname perché se non si il coraggio di sostenere le proprie opinioni vuol dire che valgono poco.
Non importa di chi sia la frase, certo è attuale e condivisibile
La stessa frase l’ha detto Winston Churchill, un giorno che voleva fare colpo su un ambasciatore francese.