CROWSROADS
VALENTINA DE MARCH
SAMUELE STANCO e i GABBIANI MALVAGI
Continua la mia “missione” di segnalare tanti artisti incredibilmente validi che non hanno spazio su media o radio. Sul mio canale Telegram oltre a postare brani musicali raccontati ho anche creato una sorta di “rivista” chiamata ASCOLTAMI! dove, nei commenti, tutti possono inserire il proprio videoclip o brano musicale. Poi scegliamo quelli con cui collegarci nelle dirette WE HAVE A DREAM del martedì sera. Li intervisto e mostro il loro video. In seguito, come sto facendo adesso, isolo la loro partecipazione e la pubblico qui su OptiMagazine. Magari alcuni di loro si esibiranno live nel mio Premiato Circo Volante del Barone Rosso. Su Telegram in questo momento siamo arrivati al n° 7 di ASCOLTAMI!
Questo il link diretto per accedervi. Anche gli artisti e gruppi che propongo oggi mi hanno stupito per creatività e ricerca nel fare i video.
Ecco le loro bio che mi hanno mandato:
THE CROWSROADS
Sono un duo folk-rock italiano dal sound essenziale, ruvido e coinvolgente, formato dai fratelli Matteo (chitarra e voce) e Andrea Corvaglia (armonica e voce), caratterizzato dall’intreccio tra un uso creativo e incisivo dell’armonica, solide ritmiche di chitarra, e voci.
Hanno esordito discograficamente nel 2012 con l’EP di brani originali Some Sky Inside My Pocket (prodotto da Antonio Giovanni Lancini), cui ha fatto seguito nel 2016 il primo album, Reels, contenente tre brani originali (Janis, Athens, Pirate Flag) e una selezione delle cover più suonate in concerto.
Nel 2019, al termine di una lunga lavorazione, è uscito On The Ropes, il primo full-length interamente costituito da brani originali, molti dei quali già “rodati” nel corso di un’attività live fattasi sempre più intensa. Contiene dodici composizioni che racchiudono al meglio l’immaginario musicale dei due fratelli, e vanta tre collaborazioni esclusive con Sarah Jane Morris (Seaweed), Frankie Chavez (Monologue) e Jono Manson (The Gardener’s Daughter). Alle registrazioni, effettuate ai MacWave Studios di Brescia di Paolo Costola, hanno preso parte Michele “Poncio” Belleri (chitarre), Michele Bonivento (tastiere), Andrea Gipponi (basso e contrabbasso), Antonio Giovanni Lancini (chitarre e mandolino), Stefania Martin (cori) e Phil Mer (batteria e percussioni). Prodotto da Antonio Giovanni Lancini e Paolo Salvarani, arrangiato da Antonio Giovanni Lancini, mixato e masterizzato da Lorenzo Cazzaniga agli Alari Park Studios di Cernusco sul Naviglio, l’album è stato pubblicato per VREC Music Label in versione cd, vinile e digitale, e ha raccolto un ottimo riscontro di critica.
Brani del duo sono stati anche inclusi in diverse compilation distribuite a livello nazionale, da Eataly Live Project (Sony Music, 2015) a Pistoia Blues Next Generation (VREC Music Label, per ben tre edizioni: 2017, 2018, 2019); non sono mancate anche esperienze nel campo della colonna sonora (in particolare la canzone Pirate Flag, inclusa nel 2015 nel film Rosso Mille Miglia). The Crowsroads sono stati inoltre i vincitori del concorso nazionale per musica originale “L’Artista che non c’era” nel 2016.
The Crowsroads conducono ormai da anni un’attività live intensa e sempre più diffusa nella Penisola, calcando i palchi di locali, sale concerto, teatri e feste di piazza. Hanno aperto i concerti di Judith Owen, Stef Burns, Frankie Chavez, Treves Blues Band, Robben Ford, Steve Forbert, John Popper & Jono Manson, Larry Campbell & Teresa Williams e Danny Bryant, e preso parte a importanti festival nazionali (come il Buscadero Day, che li ha ospitati nelle ultime quattro edizioni, il M.E.I. – Meeting degli Indipendenti 2019, o la rassegna “Sa(n)remo senza confini”, organizzata da “L’Isola che non c’era” a Sanremo nei giorni del Festival, cui hanno preso parte nel 2019). Non è raro, poi, vedere i due fratelli suonare come buskers su qualche marciapiede d’Italia, con un’amplificazione ridotta al minimo e una custodia aperta ai loro piedi.
VALENTINA DE MARCH
Valentina De March, classe 1987, nasce a Belluno in una famiglia dedita alla musica bandistica.
Inizia a studiare clarinetto all’età di 9 anni e farà parte della banda del paese per sette anni. Dai 12 anni studia pianoforte e dai 14 impara a suonare la chitarra da autodidatta. Durante l’adolescenza inizia a comporre le prime canzoni, prevalentemente in inglese. Dall’età di vent’anni suona e canta in gruppi pop-rock locali. Grazie a questo ha la possibilità di conoscere e suonare con musicisti del Veneto e di interessarsi, poi, anche al jazz e al blues.
Nel 2017 incide il suo primo EP, Un Petit Rêve di sei canzoni in inglese, francese e italiano, che è fruibile sul suo canale YouTube. L’EP è considerato una prova, per scoprire le potenzialità sonore delle proprie canzoni, da sempre suonate unicamente con la chitarra. Dal 2018 studia canto moderno presso la scuola “Centro di Musica Unisono” di Feltre con il m° David Wilkes Benini.
Nell’estate del 2020, dopo tanti anni da interprete, presenta live, per la prima volta e con una band, il suo progetto da cantautrice. Nell’ottobre 2020 pubblica, senza etichetta, Frivolezze, il suo primo lavoro interamente in italiano, che tratta argomenti forti, come la violenza sulla donna e la malattia mentale, ma anche più leggeri, come i propri difetti o la voglia di vivere sempre al massimo e con un pizzico di fantasia, in uno stile che sintetizza e ripropone in modo personale, le lezioni tratte dai suoi ascolti, che vanno da Joni Mitchell a Kate Bush a Suzanne Vega, dai Beach Boys a Frank Zappa, senza dimenticare il maestro Franco Battiato e la passione adolescenziale per i Pink Floyd.
SAMUELE STANCO e i GABBIANI MALVAGI
Samuele Stanco e i Gabbiani Malvagi è un progetto musicale indipendente della provincia di Venezia che colpisce col suo fare ironico e cinicamente divertito. Si tratta di un cantautorato del nuovo millennio che risente di forti influenze della scuola Skiantos ed Elio e le Storie Tese. Il complesso è composto dal chitarrista e cantautore Samuele Stanco, che si avvale della collaborazione saltuaria di musicisti, nella creazione di un universo surreale e grottesco e nella narrazione di una lotta immaginaria contro il mondo dei gabbiani, eletti a irriducibile nemesi del protagonista.