Esce Ansia di Alessio Bernabei, il nuovo brano inedito disponibile in radio e in digitale.
“Sono stato co-dipendente, ho vissuto sulla mia pelle amori malati e ne porto ancora le cicatrici. Il messaggio che voglio dare è: meriti di più, amati, rispettati, e se anche una sola persona della tua vita non lo fa, non è quella giusta, allontanati”, racconta Alessio sul nuovo pezzo, nato un anno fa durante una relazione tossica.
“Ansia è un brano che ho scritto più di un anno fa durante una relazione tossica, un po’ come valvola di sfogo, un po’ per cercare di evadere. L’ho lasciato nel cassetto per molto tempo ma sentivo di avere un conto in sospeso“, aggiunge l’artista a proposito di Ansia, lasciato nel cassetto per mesi prima di rimettere mano.
“Racconto di come un rapporto possa essere eccitante ma allo stesso tempo come possa distruggerti e renderti dipendente da quella persona, in queste situazioni il rischio è quello di indebolirsi e diventare paranoico”, le sue parole.
“È stato bello riprendere in mano una chitarra dal suono distorto, che apparteneva forse ad un Alessio un pò teenager – continua il cantautore. “Una canzone un po’ ironica che rievoca a livello di suoni, un passato da fan del punk rock e dell’indie rock. In un rapporto di dipendenza o co-dipendenza affettiva questo è ciò che consente all’altro di prevalere e che ti mette nella posizione di essere attaccato. Si crea un rapporto ossessivo-compulsivo tra vittima e carnefice che costringe a vivere in un ciclone di emozioni in continuo contrasto in cui la via di uscita è solo la distruzione totale di quel circolo vizioso. Bisogna demolire, per poter ricostruire altrove riprendendo il controllo della propria vita“.
Testo Ansia
Come se fosse Parigi senza la Tour Eiffel
come se fosse mattina senza baci e caffè
come l’ora del diavolo senza le tre
come la nostra prima foto senza me e te
il letto con i pinguini non è proprio un granchè
Sai cosa c’è, sai se vieni da me
prendo al volo l’ascensore anche se un piano non c’è
ma se vuoi un piano lo montiamo
che se vuoi suoniamo ma facciamo piano
Se l’ansia ci fa male che ci vogliamo a fare
ma dopo il temporale il sole non lo vedo
che cosa sei per me, per me
non te lo dico che poi sono finito, finito con te
finito per te, finito con te
Nella lettera spenta nella scritta “Motel”
come se chiedessi il latte non chiedessi un frappé
come il mio cognome che fa rima con gay
cantare viva la vida in radio senza i Coldplay
niente avrebbe più senso senza contarti i nei
sei come sei e ti accetto così
che mi mandi a quel paese ogni santo luned’
ma comunque mi fai stare bene
niente bracciali, solo catene
Se l’ansia ci fa male che ci vogliamo a fare
ma dopo il temporale il sole non lo vedo
che cosa sei per me, per me
non te lo dico che poi sono finito, finito con te
finito per te, finito con te
Ma che cia amiamo a fare, io e te
se ci facciamo male
con te io rischio di affogare
che te lo dico a fare
Se l’ansia ci fa male che ci vogliamo a fare
ma dopo il temporale il sole non lo vedo
che cosa sei per me, per me
non te lo dico che poi sono finito, finito con te
finito per te, finito con te