Il Commissario Ricciardi 2 farà a meno del suo regista. La fiction Rai, tratta dai romanzi di Maurizio De Giovanni, perde un elemento importante e ora si teme per la seconda stagione della fiction, confermata ma ancora in via di sviluppo.
Alessandro D’Alatri ha infatti annunciato ufficiosamente che non tornerà dietro la macchina da presa per il nuovo ciclo di episodi. L’addio era nell’aria, dopo una serie di post pubblicati sui social. Al Terni Film Festival, evento dove ha presentato il film La febbre con Fabio Volo e la nuova fiction a cui sta lavorando, Un professore con Alessandro Gassman, il regista romano ha dichiarato:
“Bisognerebbe istituire il ‘casellario degli onesti’ perché ormai in Italia essere persone per bene è una pregiudiziale. Viviamo in un paese in cui la cosa più pericolosa è essere bravi ed essere felici”. Brevi parole con le quali ha lasciato intendere che l’addio a Il Commissario Ricciardi 2 è stato dettato dal suo stile registico, apprezzato dal pubblico, ma non da chi di dovere.
“La Febbre tra i miei film è quello che più di ogni altro racconta la difficoltà di vivere in Italia. Il nostro è un Paese dove è difficoltoso fare le cose bene: paradossalmente sei facilitato se lavori male”, ha infine concluso D’Alatri.
Una bella doccia fredda per la fiction con Lino Guanciale nei panni del commissario Luigi Alfredo Ricciardi, che con la prima stagione si era conquistato il consenso dei telespettatori e anche dei lettori di De Giovanni.
E ora? La seconda stagione è in bilico? Al momento sappiamo che è stata confermata (e sappiamo su quali romanzi potrebbe basarsi), ma non è ancora entrata in produzione. Guanciale è infatti impegnato con le riprese di Noi, remake italiano della serie USA This Is Us. Inoltre bisognerà capire chi sarà scelto come successore di D’Alatri dietro la macchina da presa di Ricciardi.