Harry Potter vietato in Ungheria: le avventure del maghetto di Hogwarts non saranno più visibili nel Paese a causa della nuova legge che mette al bando la “promozione dell’omosessualità”.
“Al fine di garantire la protezione dei diritti dei bambini, la pornografia e i contenuti che rappresentano la sessualità fine a se stessa o che promuovono la deviazione dall’identità di genere, il cambiamento di genere e l’omosessualità non devono essere disponibili alle persone di età inferiore ai diciotto anni”, questo è ciò che si legge nel testo della legge approvata dal Parlamento in Ungheria, e fortemente voluta da Fidesz, il partito di destra ed estrema destra del presidente Viktor Orban.
Non solo Harry Potter: il divieto ha colpito anche altri film come Billy Elliot e Il diario di Bridget Jones, e serie tv come il cult Friends.
Al momento solo il canale commerciale ungherese RTL Klub Hungary si è adeguato alla nuova legge, annunciando un rinnovo dell’offerta televisiva. Inoltre, i contenuti giudicati sensibili verranno trasmessi non solo in seconda serata e con il bollino rosso che, come accade nella televisione italiana, segnala il divieto ai minori. Gli altri canali non si sono ancora espressi al riguardo, o comunque hanno dichiarato che non aderiranno alle nuove disposizioni. Infatti, in gioco ci sono gli accordi economici presi con i partner commerciali che potrebbero non andare in porto.
La Commissione Europea si è detta preoccupata per questo nuovo testo di legge che vieta la promozione dell’omosessualità. Anche Washington ha espresso lo stesso sentimento di sconcerto.
Su Twitter, Ursula von der Leyen, presidente della Commissione Europea, ha scritto: “Sono molto preoccupata per la nuova legge in Ungheria. Stiamo valutando se viola la legislazione UE pertinente. Credo in un’Europa che abbraccia la diversità, non che la nasconda ai nostri figli. Nessuno dovrebbe essere discriminato sulla base dell’orientamento sessuale.”
Very concerned about the new law in Hungary.
— Ursula von der Leyen (@vonderleyen) June 16, 2021
We are assessing if it breaches relevant EU legislation.
I believe in a Europe which embraces diversity, not one which hides it from our children.
No one should be discriminated on the basis of sexual orientation.