Torna in onda la miniserie Tut Il destino di un faraone su La7, stasera 16 giugno vengono riproposti tutti gli episodi per una lunga maratona notturna. La miniserie evento ripercorre la vita, in maniera romanzata, del più giovane e famoso faraone a governare l’antico Egitto: Tutankhamon. Dall’ascesa al potere alla sua lotta per portare l’Egitto alla massima gloria, fronteggiando eserciti nemici e coloro che, nella sua cerchia più stretta, hanno complottato contro di lui.
La storia è ambientata all’incirca nel 1332 a.C., durante la XVIII dinastia nel periodo egizio del Nuovo Regno, simbolo di massima espansione per l’impero.
Avan Jogia interpreta il faraone Tutankhamon; nel cast anche: Sir Ben Kingsley nel ruolo del Gran Visir AY, primo ministro dell’impero egiziano che durante i primi anni di regno prendeva tutte le decisioni; Sibylla Deen è la sorella di Tutankhamon, Ankhesenamun, costretta a sposarlo per mantenere il sangue reale; Alexander Siddig è il sacerdote Amun, leader di un culto politeistico che disprezza il faraone; Nonso Anozie è l’ambizioso generale Horemheb; Iddo Goldberg è Lagus, amico fidato e soldato valoroso dell’esercito di Tut; e Kylie Bunbury veste i panni di Suhad, giovane ragazza metà Mitanni e metà Egizia che salva il faraone dalla sua gente, riuscendo anche a conquistarlo.
Nel cast anche: Peter Gadiot nel ruolo di Ka, migliore amico di Tut e innamorato di sua sorella; Alistair Toovey è Nahkt; Silas Carson è Akhenaton, faraone padre di Tut, morto avvelenato da un suo servo; Steve Toussaint è il re nemico Tushratta; e Alexander Lyras nel ruolo del Generale Yuya, nobile egizio vissuto durante la dinastia di Amenofi III.
Per il suo ruolo, Ben Kingsley è stato nominato agli Screen Actors Guild Awards del 2016 nella categoria miglior attore in una miniserie o film per la televisione.
L’appuntamento con la maratona di Tut Il destino di un faraone su La7 è a partire dalle 21:15 e fino a notte fonda.
Una serie piena di falsità storiche e politiche (perchè durante la dinastia di Akhenaton nacque l’inganno della figura di Yahveh, un falso Dio sbucato dal nulla in Egitto nel 1350 a.C. (la cui figura fu ripresa da quella del Dio Sole Aton-DIo Padre adorato dagli egizi) e il cui culto di unico Dio patriarcale fu imposto con la riforma religiosa epocale di Akhenaton (sottomettendo la donna all’uomo e rendendola oggetto di sua proprietà), un inganno che dura da 3000 anni e ha prodotto il modello societario patriarcale deviato, disegualitario, depravato e involuto nel quale ancora oggi viviamo, le cui fondamenta nacquero durante la dinastia di Akhenaton. Anche la vera storia di Tutakhamon e Ankhesenamon è stata tutta manipolata e storipiata; Tut fu ucciso da Ay con un colpo alla nuca durante il sonno (che gli procurò un versamento emorragic, provato anche dalla Tac del cranio, o e una lenta morte), il quale aveva prima ucciso Akhenaton perchè voleva ascendere al trono d’Egitto, liberare gli ebrei e farsi adorare come Dio, il Dio Adonay-Aton-ay, questa è una delle verità occultate dai libri di storia manipolati, che viaggia pari passo insieme ai vari libri finora pubblicati su Tutankhamon, Ankhesenamon e Akhenaton, pieni di falsità