C’era tanta evoluzione, nei 5 migliori brani di Michele Merlo. Da una parte un artista consapevole, dall’altra un esploratore. Per questo Michele è stato Mike Bird, poi Cinemaboy e infine si è tolto di dosso tutte le vesti dell’alter ego per continuare con il suo nome di battesimo. Oggi questa piccola stella brilla più forte, dopo giorni di agonia durante i quali ci siamo stretti intorno a lui. Un’emorragia cerebrale l’ha ucciso, ma non abbastanza in tempo da non farci scoprire l’immensità della sua arte.
Ad ogni cambio di nome è corrisposto un passo in avanti della sua carriera: quando nel 2017 ha partecipato ad Amici di Maria De Filippi era Mike Bird, quando ha lasciato il talent era Cinemaboy e infine, dopo aver firmato per la Universal, è ritornato Michele Merlo.
Due dischi, Cinemaboy (2017) e Cuori Stupidi (2019) in cui scopriamo il suo mondo synth pop ben ancorato alla bellezza del cantautorato italiano, ma senza mai abbandonare la sua passione per le sonorità più vintage.
Closer (2017)
Inedito presentato alla serata finale di Amici e poi riarrangiato per far parte di Cinemaboy, Closer è un biglietto da visita della passione di Michele per l’elettronica. Tra synth pop e dance, il pezzo brilla per il groove e per la performance vocale.
- Cinemaboy
- Music
Teenage Dream (2017)
Teenage Dream è un bel pezzo elettronico con atmosfere anni ‘80. Forte, in questo caso, è l’influenza confessata dallo stesso Michele di grandi nomi internazionali come The Weeknd e i Neighbourhood.
Mary (2017)
Mary è il brano di Cinemaboy con più ascolti su Spotify. Il pezzo è un pop di classe che apre il disco, essendo la prima traccia dell’album d’esordio che rende perfettamente l’idea di ciò che si andrà ad ascoltare.
Tivù (2019)
Con Tivù, tratto da Cuori Stupidi, Michele Merlo cambia veste. Canta in italiano, si affaccia al nu pop ma non perde il suo senso dell’arte, ancora più sincero e cristallino.
Non Mi Manchi Più (2019)
Immancabile tra i migliori brani di Michele Merlo, Non Mi Manchi Più è una ballata indie nello stile anni ‘80, attitudine che l’ex Cinemaboy non ha mai perso.