Sarebbe di certo il segnale più atteso quello del via all’obbligo delle mascherine all’aperto perché sancirebbe, in qualche modo, la fine della fase dell’epidemia più dura dopo mesi e mesi di sacrifici e di forti limitazioni. Per questo motivo l’attenzione intorno ai dispositivi di protezione resta alta, anche a seguito di una serie di dichiarazioni da parte degli esperti che sembrerebbero dare per prossimo il fatidico momento.
Nel corso della settimana che sta per concludersi e ancora nelle ultime ore, ci sono state almeno un paio di dichiarazioni importanti sul tema. La prima in assoluto da prendere in esame è quella del presidente del Consiglio superiore di sanità e coordinatore del Comitato tecnico scientifico Franco Locatelli, In un’intervista al Messaggero, l’ipotesi dello stop alle mascherine all’aperto sembrerebbe collocarsi intorno al 15 luglio.
Rispetto a Locatelli una posizione leggermente più ottimista sarebbe quella di Teresa Palamara, nuova responsabile del dipartimento Malattie infettive dell’Istituto superiore di sanità, che in un’intervista a La Stampa ha parlato sempre di luglio per il via dell’obbligo delle mascherine all’aperto ma lasciando intendere anche la possibilità del gradito cambiamento nei primi giorni del prossimo mese
In ogni modo, sembra oramai dato per scontato che l’obbligo delle mascherine all’aperto abbia le settimane contate. Al contrario, nei luoghi chiusi, almeno per il momento, la speciale limitazione non dovrebbe scomparire in alcun modo, probabilmente durante tutta l’estate. Negli ambienti interni, in effetti, il pericolo di contagio resta estremamente elevato anche in questo momento in cui la pandemia sta battendo la ritirata. Bisognerà tenere alta la guardia per evitare i gravi errori della scorsa estate e non ritrovarci in autunno nella stessa situazione di fine 2020. Certamente dalla nostra parte ora abbiamo una campagna vaccinale a ritmi serrati che dovrebbe pure portare all’immunizzazione della popolazione ma sarà comunque il caso di non dare nulla per scontato.