Il ban Huawei da parte del Governo USA non solo non finirà in questa prima fase dell’amministrazione Biden ma le misure contro il noto produttore (e non solo) stanno addirittura inasprendosi con il nuovo inquilino della Casa Bianca. Le cose non si mettono per il meglio dunque, nonostante si sperasse proprio in un nuovo corso delle cose dopo le prime decisioni di Donald Trump.
Cosa sta prevedendo Biden giunti quasi a conclusione di questa primavera 2021? L’attuale presidente USA ha firmato un nuovo ordine esecutivo che vieta gli agli imprenditori americani gli investimenti in 59 società cinesi. Tra queste naturalmente c’è Huawei ma sono note anche altre realtà importanti come il produttore di chip chip SMIC, l’operatore di telecomunicazioni China Mobile, ancora la società di videosorveglianza Hikvision e un gran numero di aziende cinesi che operano nel settore della difesa. Per il momento non si hanno altri dettagli ma non è detto che la lista rimanga tale senza ulteriori aggiornamenti e dunque l’inclusione di ulteriori aziende appunto.
La nuova misura voluta dal presidente Biden oltre al già in corso ban Huawei entrerà in vigore il prossimo 2 agosto e potrebbe durare per un tempo ancora non definito ma di certo non breve. L’accusa che giustificherebbe il nuovo intervento è sempre la stessa. In pratica, ci sarebbe il sospetto di un legame tra tutte le aziende incluse nella lista e il Governo cinese. La solita “guerra fredda” fra le due superpotenze continua a combattersi commercialmente e la cosa non è per nulla destinata a risolversi, almeno per ora.
A margine della notizia odierna, c’è da chiedersi se oltre al confermato ban Huawei, potrebbe presto giungere anche qualche misura restrittiva che interessi altri produttori sempre cinesi come Xiaomi e Oppo. Finora nessuno dei due ha subito limitazioni di alcun tipo nelle specifiche attività ma, per il futuro, nulla può essere dato per scontato.