Paolo Fresu, una delle trombe più amate, celebri e riconoscibili del jazz internazionale, è l’ospite speciale di un’opera discografica visionaria e multisensoriale, firmata dai musicisti Alberto Pizzo e Robs Pugliese.
Entrambi napoletani ma cittadini del mondo – Pizzo vive a Tokyo, mentre Pugliese si divide tra Napoli e differenti Paesi stranieri – i due hanno dato alle stampe il loro album d’esrdio, intitolato “Contact”: pianoforte ed elettronica, modern classical e sound art si incontrano per dare vita a un dialogo tra musiche e culture.
Alberto Pizzo è uno dei pianisti italiani di maggior notorietà internazionale ed è l’unico artista occidentale della rosa degli endorser di Yamaha Entertainment Japan: nel corso della sua carriera ha lavorato con il Premio Oscar Luis Enrique Bacalov e con la London Symphony Orchestra, solo per citarne alcuni. Robs Pugliese è un sound artist poliedrico, un percussionista avvolto nell’elettronica che ha lavorato con Renzo Piano, Daniel Bacalov e Paolo Fresu, ritagliandosi un importante spazio internazionale e firmando alcune iconiche sculture sonore.
“Tutti i brani di “Contact” – spiegano i due musicisti – sono nati in maniera spontanea, senza ostacoli. Abbiamo preso molto l’uno dall’altro: la nostra idea originaria è stata quella di pensare a qualcosa che potesse dialogare con la nostra tradizione musicale sia dal punto di vista melodico/armonico che ritmico. Con una buona dose di elettronica abbiamo deciso di generare una costruzione oseremmo dire quasi barocca”.
Nelle sue nove tracce per pianoforte ed elettronica, “Contact” si muove tra elettromelodie, pulsazioni, sensazioni jazz e world music trasfigurata dove l’ispirazione melodica di Pizzo si è intrecciata al lavoro materico di Pugliese”.