“È stato tutto così veloce e intenso. Mi ritrovo con otto album e un numero infinito di live, festival ed esperienze meravigliose che hanno riempito ogni spazio di questi venticinque anni, passati davvero che me ne accorgessi neanche. Oggi, dopo venticinque anni di reggae mi avvicino a stili diversi da quello che il pubblico conosce, senza perdere la mia natura”: così il musicista e performer Valerio Jovine si racconta, presentando “Come LeBron James”, la sua nuova creatura discografica, nata lasciandosi affiancare da “una partner straordinaria e complice, La Zero“.
Il singolo di Jovine segna l’inizio di un viaggio 3.0, come spiega lo stesso musicista: “è una nuova fase artistica in cui non sono legato a nessuno schema. Voglio solo fare buona musica”. A venti anni esatti dal disco d’esordio “Ora” del 2001, il cantautore napoltano dialoga con ‘musiche altre’, dalla black music al suo reggae, lasciandosi avvolgere da un clima lo-fi in cui trova spazio, sorprendentemente, anche una citazione del leggendario tema strumentale di “Metti una sera a cena” di Ennio Morricone.
“Entrare in un lavoro già iniziato da un altro artista è una cosa piuttosto complicata – spiega La Zero, partner di Jovine in questa nuova sfida musicale, nata quasi per caso – Stavo lavorando a un mio progetto, in uscita a settembre, mentre sulla mia strada ho incrociato Massimo e Valerio Jovine, che mi hanno fatto ascoltare il brano “Come LeBron James” ed è esploso questo meraviglioso fuori programma, che mi ha permesso di sperimentare anche un modo diverso di fare musica”.