Torniamo a parlare del tanto discusso formato DVB-T2 (a pieno regime dal 2022), in quanto la gara per i multiplex del DTT di seconda generazione è ufficialmente partita il 28 aprile. I provider, da quella data e per i 30 giorni seguenti, possono avanzare la propria richiesta di adesione alla procedura onerosa senza rilanci. Come riportato da ‘italiaoggi.it‘, c’è disponibilità di due multiplex per il DVB-T2, con suddivisione in 4 lotti da mezzo mux (questo perché i multiplex dell’attuale DVB-T posseggono un quantitativo di canali che potrebbero essere collocati in mezzo mux DVB-T2).
Bisogna anche tenere in considerazione che un canale SD (standard definition) prende uno spazio di molto inferiore rispetto a quelli HD o 4K. Rai, Mediaset, Persidera e Cairo Communication potrebbero prendere la palla al balzo: l’occasione è di quelle da cogliere al volo. Il bando farà valere per l’80% la parte tecnica, agevolando gli attuali provider, a tutto svantaggio di eventuali nuovi ingressi. Cairo Communication potrà prendere parta all’asta per ogni lotto, mentre a Rai e Mediaset verrà concesso di partecipare solo a quelli più costosi. Persidera, dal canto suo, parteciperà all’asta per un lotto economico e due dei più esosi (a titolo di risarcimento ridotto in seguito ad una controversia terminata da parte del Consiglio di Stato).
Per quanto riguarda il formato DVB-T2, i lotti P1 e P2 partono da una base d’asta di 3,95 milioni di euro, mentre i due P3 da 7,9 milioni di euro. Per adesso non si prospettano differenze di prestazioni tra i vari lotti. Il discorso, come avrete capito anche voi, è un po’ ostico e ancora tutto in divenire (bisognerà aspetare almeno un altro mese per saperne qualcosa di definitivo), ma restiamo a disposizione nel caso in cui voleste farci qualche domanda, provando a rispondervi il prima possibile.