Occorre assolutamente un approfondimento oggi 29 aprile, per quanto riguarda un argomento delicato come quello del bonus ISCRO 2021 dedicato alle Partite IVA, considerando il fatto che i requisiti INPS non sono chiari a tutti. Dunque, un contributo extra rispetto al bonus 2400 euro che abbiamo preso in esame nei giorni scorsi sul nostro magazine. Del resto, quello preso in esame stamane coinvolge una fetta di italiani più cospicua di quanto si possa immaginare, al netto di alcune limitazioni che voglio portare alla vostra attenzione in questo frangente.
Focus sui requisiti INPS bonus ISCRO 2021 per Partite IVA
Siamo ben distanti rispetto agli aiuti garantiti alle Partite IVA nel 2020, nel pieno della pandemia. In quel caso, il sostegno a fondo perduto non prevedeva vincoli particolari. Oggi, invece, il bonus ISCRO è rivolto a tutte le Partite Iva che risultano aperte da almeno quattro anni, oltre al fatto che devono risultare iscritte alla Gestione separata INPS. Inutile dire che per ottenere il supporto economico, sia fondamentale che ciascun richiedente risulti in regola con la contribuzione obbligatoria.
Approfondendo ancora il tema, scopriamo che la quota possa corrispondere ad un minimo di 250 euro ad un massimo di 800 euro al mese, per sei mensilità. Chi dispone di una Partita Iva e intende richiedere questo incentivo dovrà necessariamente dimostrare che le entrate siano calate almeno del 50% rispetto ai tre anni precedenti. Come se non bastasse, il reddito ISEE non dovrà essere superiore a 8.145 euro l’anno.
Qualora vogliate ottenere il bonus ISCRO, sarà necessario non ricevere alcuna prestazione extra legata al vostro reddito. Qui il riferimento cade sui cosiddetti trattamenti pensionistici diretti, oltre ovviamente al Reddito di Cittadinanza. Insomma, fate attenzione alle informazioni fornite oggi 29 aprile, in modo da farvi trovare pronti nel momento in cui potremo passare dalla teoria alla pratica per quanto concerne il bonus ISCRO.