Prosegue a ranghi serrati lo sviluppo di Harmony OS du Huawei. Un altro tassello fondamentale è stato fissato in questo mercoledì 31 marzo con il rilascio della terza beta dell’esperienza software agli sviluppatori. Il momento era già stato preannunciato e ora confermato dai fatti dal produttore.
Siamo giunti all’ultima versione sperimentale della soluzione software alternativa ad Android e sembra proprio che tutto fili liscio anche per il rilascio finale della stessa agli utenti semplici, dopo che i test sono stati eseguiti finora solo dagli sviluppatori. Non dovrebbero esserci dunque intoppi per il prossimo step definitivo previsto per il mese di aprile, oramai ai blocchi di partenza.
La terza beta dell’aggiornamento proprietario include 1000 nuove API Harmony OS, ancora altre funzionalità per semplificare l’utilizzo della dispositivi anche in modalità multipiattaforma. Ancora, i passi in avanti compiuti riguardano anche la gestione della memoria, il controllo Java per regolare le impostazioni dell’interfaccia di sistema e ancora altri aspetti tecnici volti tutti al miglioramento dell’esperienza utente.
Come già pianificato e pure ricordato, nel mese di aprile Harmony OS su Huawei sarà una realtà: in particolar modo , la nuova serie top di gamma Huawei P50 dovrebbe avere già a bordo la soluzione software, almeno nelle varianti commercializzate in Cina delle ammiraglie. Subito dopo sarà possibile procedere al rilascio del sistema operativo anche a bordo di dispositivi già lanciati precedentemente. La possibilità di testare o meno l’opzione al posto del più tradizionale Android sarà sempre lasciata all’utente finale. Con un semplice update con un pacchetto OTA, si potrà decidere di provare quanto c’è di nuovo ma solo se interessati. Altrimenti tutto resterà così com’è e l’OS di Big G rimarrà in ogni caso quello predefinito sui dispositivi a marchio Huawei.
Il produttore ha grosse aspettative sull’imminente Harmony OS su Huawei: in effetti la società conta di installare la sua soluzione su ben 200 milioni di device entro la fine del 2021: chissà che le sue aspettative non vengano rispettate e addirittura riviste al rialzo.