Grey’s Anatomy 17×09 è quasi un inedito per la serie, un episodio completamente diverso dal registro storico del medical drama che esce dall’ambientazione ospedaliera e racconta, per l’intera trama in modo vivido, i sintomi di un disturbo da stress post-traumatico (noto in psicologia e psichiatria anche come PTSD, post-traumatic stress disorder). Non è la prima volta che la serie se ne occupa, era già capitato coi personaggi di Owen e Cristina, ma stavolta ha deciso di affrontare il tema mettendo in scena uno dei principali sintomi di questo disordine mentale, gli incubi.
Per l’intero episodio di Grey’s Anatomy 17×09 il personaggio di Teddy, in preda ad uno shock e ad un crollo emotivo, si estranea completamente dal mondo esterno, compresi i suoi figli, rivivendo tra sogni inquietanti e flashback alcuni momenti cardini della sua vita, nel tentativo di trovare l’errore originario, la colpa o la mancanza che ha innescato una catena tale di eventi da portarla, oggi, a tradire l’uomo che ama prima delle nozze distruggendo la loro famiglia.
La sensazione iniziale di grottesco di fronte a Grey’s Anatomy 17×09 viene rapidamente superata dal fatto che, al di là degli effetti speciali un po’ grossolani e del tentativo sempre rischioso di rendere intellegibili dei sogni, la protagonista dell’episodio sta affrontando un episodio tipico del suo disturbo, rivivendo i principali traumi che hanno segnato la sua vita in maniera molto vivida, sebbene stia di fatto sognando ad occhi aperti. Un classico sintomo del PTSD, insieme ad altri come flashback e attacchi di panico, che nel caso di Teddy si è manifestato insieme al cosiddetto intorpidimento, un sostanziale stato di assenza e stordimento.
L’episodio diretto da Kevin McKidd, altro protagonista di Grey’s Anatomy 17×09 nei panni di Owen impegnato a scuotere Teddy dal suo stato di offuscamento, ha fatto viaggiare la protagonista tra incubi e momenti della sua vita passata, ricordi dolorosi dell’11 settembre 2001 nel quale ha perso l’amore della sua vita Allison e tentativi maldestri di rimediare al suo senso di colpa ripensando a cosa avrebbe potuto fare per evitare la sua scomparsa nell’attentato alle Torri Gemelle. A pochi mesi dal ventennale della strage, è anche un tributo alle vittime dell’attacco terroristico che ha cambiato per sempre il mondo e lasciato tracce non solo nella geopolitica internazionale ma, più sottilmente, nella psicologia di molti americani e non. Oltre che una metafora universale della perdita e del lutto, quantomai attuale dopo un anno di pandemia. Che poi il PTSD sia stato tirato in ballo dagli sceneggiatori per giustificare scelte discutuibili e spesso infondate del personaggio nelle ultime tre stagioni è un altro discorso, sicuramente valido, che comunque non toglie forza alla scelta di realizzare un episodio così coraggioso.
La scelta di Meredith come voce narrante di Grey’s Anatomy 17×09, che guida Teddy in un percorso di attenuazione del suo senso di colpa, radica questo episodio nel solco dei più emotivi del medical drama, quelli in cui le massime della Grey portano quasi sempre ad affrontare un grosso dolore con la consapevolezza che bisogna accettarlo e non negarlo.
Inoltre in Grey’s Anatomy 17×09 la presenza di Amelia al fianco di Owen è un modo per razionalizzare ed accettare che chi soffre di PTSD va aiutato e non giudicato, compreso e non demonizzato. Anche la ricomparsa di Andrew DeLuca nei sogni di Teddy ha una sua funzione, in quanto la sua morte è stata l’evento scatenante dell’episodio di crisi della Altman.
L’attrice Kim Raver, qui nella sua interpretazione più intensa finora, ha definito l’episodio di Grey’s Anatomy 17×09 un dono: il regalo che le è stato fatto in quanto interprete, ha spiegato al sito shondaland.com è di poter mettere in scena “un personaggio femminile imperfetto che non è eccessivamente sessualizzato o al servizio della trama maschile” e che permette di esplorare aspetti della psiche umana che normalmente restano fuori dal racconto televisivo di massa.
So che i fan sono davvero sconvolti, e io sono davvero arrabbiata con Teddy, ma penso che questo sia la quintessenza di Shonda e Krista. Siamo umani, siamo imperfetti. E mi piace mostrare come navighiamo attraverso le nostre imperfezioni. E, in un certo senso, mostriamo anche la redenzione. Non che sia una scusa per quello che ha fatto Teddy, ma è una spiegazione, e penso che sia una spiegazione davvero riconoscibile, specialmente con quello che abbiamo passato tutti nell’ultimo anno in quanto Teddy ha avuto delle perdite estreme nella sua vita. Normalmente, ha cercato di sopprimerlo dedicandosi agli altri, ma alla fine ha toccato il fondo.