Ancora al primo posto tra le serie più viste su Netflix in Italia, Ginny & Georgia è arrivata sulla piattaforma con la fama di essere la nuova Gilmore Girls (e con tanto di citazione dell’iconica dramedy con Lauren Graham e Alexis Bledel già nel trailer), ma si è rivelata essere qualcosa di diverso in termini di temi e registri.
Ginny & Georgia è la turbolenta storia di un’adolescente birazziale alle prese con una madre molto giovane e spregiudicata, una donna abituata a difendersi e soprattutto a scappare da situazioni terribili trascinando con sé in giro per gli Stati Uniti i suoi due figli. Evidentemente la storia della quindicenne Ginny (Antonia Gentry) e sua madre trentenne Georgia Miller (Brianne Howey) è riuscita a conquistare un pubblico piuttosto ampio, se ancora a un mese dal debutto è stabilmente prima nella top10 dei titoli più visti in Italia.
La serie ha sollevato numerose domande, inclusa la curiosità su quanto di reale vi fosse nella trama di Ginny & Georgia, se la serie fosse anche solo parzialmente autobiografica o meno e in quali aspetti, visto che mescola drammi adolescenziali, abusi domestici, delitti, conflitti generazionali ed etnici in un grosso calderone caotico (qui la nostra recensione).
La creatrice di Ginny & Georgia Sarah Lampert ha spiegato ad Entertainment Weekly che i due personaggi non sono basati sulla sua vita, ma certamente ci sono diverse esperienze personali dell’autrice e degli sceneggiatori che sono finite sullo schermo. La Lampert ci ha tenuto a chiarire che la serie non racconta il rapporto con sua madre Audrey (che vedendo la serie le ha addirittura chiesto spiegazioni!), sebbene abbia inserito nella sceneggiatura alcuni eventi realmente accaduti nella sua vita.
Mia madre mi ha cercato per chiedere chiarimenti. In realtà non mi è mai stata posta questa domanda prima, quindi quello che dirò è fondamentale. Questa serie non è basata su Audrey Lampert. Detto questo, Audrey Lampert ha mandato ghiaccioli a tutta la mia classe quando ho cambiato scuola in modo che potessi fare amicizia e lei fa feste da ballo in soggiorno e ha fatto picnic in macchina e ha fatto il pigiama party e mi ha beccato a rubare… e l’elenco continua. Ma il personaggio di Georgia non è basato su Audrey. I personaggi sono tutti di fantasia, ma tutti si basano sicuramente un sacco di ispirazioni diverse.
Inoltre le stesse attrici di Ginny & Georgia hanno contribuito alla definizione dei personaggi, così come tutti gli altri produttori e sceneggiatori coinvolti nel processo creativo, come spiega la Lampert con altri esempi: la migliore amica di Ginny, Maxine, è una trasposizione sullo schermo della sua indole.
Direi che Toni [Gentry] ha avuto un ruolo enorme nel creare e dare vita a Ginny. Ci sono elementi di me e Deb (la produttrice esecutiva Debra Fisher) e di tutti gli scrittori nella stanza degli scrittori sparsi in ogni personaggio. Il gruppo MANG [le amiche di Ginny nella serie] è basato su un gruppo di miei amici delle superiori. Marcus [Felix Mallard] è basato sul mio ragazzo delle superiori. Max [Waisglass] è basato su di me. Ho dato a Max la maggior parte della mia voce. Il personaggio non è necessariamente basato su di me, ma lei è il mio spirito animale.
Inoltre la creatrice di Ginny & Georgia ha voluto rendere la protagonista vittima di autolesionismo per affrontare il tema della salute mentale, qualcosa con cui la Lampert sta realmente lottando nella sua vita e che voleva fosse presente nello show, soprattutto in un periodo in cui aumentano i fenomeni di autolesionismo tra i giovani, perché “è importante mostrarlo in un modo realistico così che le persone non si sentano demonizzate per questo“.