Non tutti lo noteranno, ma c’è un dettaglio che è chiaramente una citazione de La Casa di Carta in Sky Rojo: la nuova serie dei creatori de La Casa de Papel, i fondatori di Vancouver Media Alex Pina ed Esther Martínez Lobato, hanno ceduto alla tentazione di autocitarsi nel nuovo format ideato e prodotto per Netflix.
I creatori delle due serie hanno scelto di inserire un piccolo easter egg de La Casa di Carta in Sky Rojo: si tratta di una maschera carnevalesca, presente su un carro all’interno del deposito in cui Wendy si rifugia mentre è rincorsa dagli scagnozzi di Romeo.
Siamo all’incirca all’inizio del quinto episodio, quando appare chiaramente il simbolo de La Casa di Carta in Sky Rojo: tra i carri di carnevale in cui la prostituta interpretata da Lalì Esposito trova temporaneamente riparo, c’è anche una maschera di Salvador Dalì in abito rosso. L’inquadratura che segue i personaggi di Moses e Christian dura pochi secondi, ma è chiaramente orientata a far notare l’icona della prima serie che Pina e Lobado hanno saputo trasformare in un fenomeno mondiale.
Impossibile non leggere in quella maschera di Dalì con un vestito rosso un richiamo de La Casa di Carta in Sky Rojo 1×05: d’altronde è in funzione del successo incredibile della saga dei rapinatori del Professore che la Vancouver Media ha siglato un accordo milionario con Netflix per la creazione di contenuti originali. Dopo La Casa di Carta sono arrivata White Lines – non rinnovata, però, per una seconda stagione – e ora Sky Rojo, storia di tre vittime di tratta in fuga dal loro sfruttatore che le ha costrette a prostituirsi. Entrambe le serie sono ambientate su un’isola: nel primo caso si tratta della patria del divertimento Ibiza, nel secondo di una Tenerife selvaggia e quasi desertica.
La nuova serie ha debuttato il 19 marzo su Netflix con la prima stagione – cui seguirà una seconda – coi primi 8 episodi da 25 minuti (qui la nostra recensione).