Non è raro che vengano notati scontrini non registrati per la Lotteria degli Scontrini appunto, l’iniziativa voluta dal Governo e che premia con estrazioni per ora solo mensili chi utilizza metodi di pagamento elettronici. Molti cittadini italiani si chiedono proprio perché alcune transazioni non appaiano nella loro area riservata e ipotizzano anche problemi di natura tecnica. A dire la verità l’anomalia potrebbe essere dipesa da un dettaglio non certo trascurabile e ha a che fare con quanto emesso dall’esercente.
Scontrini fantasma
Può accadere che ci siano scontrini non registrati per la Lotteria e che non appaiono in area riservata dell’utente, sebbene questo abbia effettuato un pagamento con carta o bancomat. Lo stesso staff della campagna in azione da inizio 2021 mette in evidenza che potrebbe accadere quanto segue: per quanto la transazione avvenga digitalmente attraverso il POS, l’esercente (per sbaglio) potrebbe anche emettere uno scontrino fiscale con il riferimento al pagamento in contanti e non in modalità elettronica. Ebbene, proprio quella transazione non avrà alcun valore ai fini della Lotteria e non concorrerà alla creazione di nessun scontrino virtuale utile per le prossime estrazioni. Insomma, l’ideale sarebbe sempre quello di verificare l’importante aspetto prima di andare via da un qualsiasi negozio
Gli scontrini vanno conservati
Dopo aver chiarito la questione degli scontrini non registrati per la Lotteria, è assolutamente utile ritornare su una questione ancora non chiara a tutti. Non serve a nulla conservare le ricevute di ogni singola transazione effettuata nei negozi. In particolare, chi si registrerà all’area riservata del sito dedicato all’iniziativa, troverà tutte le operazioni personali elencate proprio nella sezione personale. In caso di vincita a seguito di un’estrazione, la propria buone sorte sarà comunicata attraverso piattaforma ma anche via mail o raccomandata con ricevuta di ritorno, le caso non si sia mai effettuata alcuna registrazione.
Niente di più errato. A me è capitato già quattro volte che i miei scontrini erano e sono rimasti fantasma.
Punto primo, se il cassiere digita pagamento in contanti, l’esercente è impossibilitato a rilasciare la ricevuta pos, di conseguenza il cliente deve effettuare il pagamento in contanti, e a quel punto sa già che lo scontrino non potrà concorrere all’estrazione. I miei quattro scontrini fantasma sono stati pagati tramite pos e regolarmente addebitati sul conto corrente, quindi sta dicendo una cosa non vera. Inoltre tramite il portale, ho contattato l’assistenza la prima volta che si è verificato il disguido, in risposta mille supposizioni tipo: attenda che potrebbe regolarizzarsi nel tempo, oppure si rivolga all’esercente se è stata effettuata la ventilazione IVA. Dall’esercente tutto regolare, addirittura mi ha detto l’ora in cui era stata effettuata la trasmissione dei dati.
Per gli altri successivi scontrini fantasma, ho lasciato perdere, poiché mi son reso conto che i preposti all’assistenza non sono all’altezza del lavoro che devono svolgere. Purtroppo siamo in Italia.