La soluzione Harmony OS potrebbe essere la vera svolta del produttore cinese nel 2021 ma anche il suo incredibile flop. Il sistema operativo alternativo ad Android , dall’imminente aprile, sarà di certo lanciato su un prodotto di punta come il Huawei P50. Entro la fine dell’anno la sua implementazione dovrebbe riguardare ben 200 milioni di dispositivi mobili a marchio del brand. Ma l’intenzione è anche quella di coinvolgere nella nuova esperienza anche altri produttori, magari sempre cinesi. Peccato che nessuno sembri essere intenzionato a farsi trascinare, almeno per il momento.
Harmony OS è di certo maturo per il suo lancio su un promo smartphone fra poche settimane: gli esperti Huawei non avrebbero altrimenti dato il via al supporto su un dispositivo così importante come l’ammiraglia della serie P. Nonostante tutto, i dubbi sono leciti: al suo primo arrivo su uno smartphone, l’OS proprietario sarà perfetto, funzionale e non manifesterà nessun tipo di problema? L’interrogativo di certo attanaglia anche i fan del brand cinese ed è probabile che, almeno all’inizio, ci sia un atteggiamento molto cauto e discreta propensione all’acquisto delle nuove soluzioni. Nella stessa direzione della cautela vanno anche i produttori concorrenti di Huawei. Nessuno sarebbe disposto a testare sui suoi device la nuova esperienza software,
In particolare, va segnalato il caso di ZTE: il produttore di smartphone sarebbe stato interpellato per una partnership per l’utilizzo di Harmony OS sui suoi dispositivi. Ebbene, la società non avrebbe manifestato alcun interesse, anzi l’intenzione a continuare con la fornitura di Android sui suoi modelli di punta, di fascia media o anche entry level. Insomma, non ci sarebbe alcuna apertura in vista di una collaborazione di Huawei con altre aziende produttrici. Chissà che i primi test su strada del sistema operativo sulla serie Huawei P50 possa far cambiare idea a più di qualcuno e dunque spingere nuovi accordi dopo aprile.