Continua il soggiorno di Mick Jagger in Sicilia, con toccate e fughe che mettono letteralmente in crisi i paparazzi che non fanno in tempo a raggiungerlo. Il frontman dei Rolling Stones ammira le bellezze dell’isola ma, chiuso in riservatezza, non annuncia i suoi spostamenti. Le notizie sulle sue apparizioni rimbalzano sui social, i giornalisti si precipitano ma la rockstar si è già dileguata.
Mick Jagger in Sicilia
Nelle ultime ore Mick Jagger si è mosso nei dintorni di Palermo e ha fatto tappa al Palazzo dei Normanni, al quartiere della Kalsa per la Passeggiata delle Cattive e Palazzo Butera, senza tralasciare la piazza Marina. Nella giornata di ieri la gita di Mick Jagger in Sicilia è continuata a Monreale dove la rockstar ha visitato lo storico Duomo con il Cristo Benedicente insieme a Vittoria Alliata.
A catturare l’attenzione del frontman dei Rolling Stotnes è stato, inevitabilmente, l’organo costruito da Ruffatti di Padova. Lo strumento è particolare per essere l’unico in Europa composto da 6 tastiere, ciascuna con 61 tasti. Il nostrano Franco Battiato ne rimase affascinato a sua volta nel 1975, quando registrò alcune tracce per il suo disco M.Elle Le Gladiator (1975). In realtà il cantautore siciliano fu cacciato dal parroco per averlo “imbrogliato” presentandogli un organista di fama internazionale.
L’organo del Duomo
Conquistato dall’organo di Ruffatti conservato nel duomo di Monreale, Mick Jagger ha chiesto di sentirlo suonare. Il parroco don Nicola Gaglio lo ha subito accontentato e ha convocato l’organista autorizzato.
Dopo aver ascoltato il suono dello strumento Mick Jagger ha proseguito la visita della Cattedrale per poi firmare il grande libro della Diocesi di Monreale come ospite illustre. La visita è stata riservatissima e blindata come tutte le altre tappe di Mick Jagger in Sicilia, una scelta che dimostra l’amore del frontman dei Rolling Stones verso l’isola e l’Italia intera.